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Viterbo - Interviene il consigliere Insogna (Pd)
"Il regolamento Ici va fatto, ma in maniera seria"
Viterbo - 7 maggio 2009 - ore 18,45

Riceviamo e pubblichiamo
- In materia di esenzione e/o pagamento della Imposta Comunale sugli Immobili , la famigerata Ici, tutto deve essere contenuto nel Regolamento Comunale dell’Ici, ora seppure in maniera discutibilmente tardiva (dopo circa un anno dalle nostre urgenti richieste datate 03/06/2008 ed ancora non sappiamo il perchè di questo dannoso ritardo, dannoso non solo per i cittadini , ma anche per lo stesso comune) noi Consiglieri Comunali ci troviamo a discutere l’aggiornamento di questo Regolamento, che riguarda una materia difficile, complessa e delicata che deve essere ben considerata e conosciuta, onde poter formulare un testo il più aderente alla realtà urbanistica ed immobiliare della nostra città ed il più equilibrato nei confronti dei cittadini utenti ( stabilendo correttamente chi è esentato e chi è tenuto al pagamento della imposta .

Tutto deve tener conto: della nuova situazione determinata dalla finanziaria in cui fu introdotta la esenzione di questo tributo per alcuni tipi di fabbricato, assimilati e pertinenze ; delle ultime sentenze della Cassazione in materia di fabbricati rurali; della necessità di dover rivedere le scadenze amministrative ed anche della doverosa attivazione dei seri e concreti controlli da effettuare in materia.

Da queste oggettive considerazioni sono nati i nostri ripetuti solleciti all’assessore di inviare tale documento all’attenzione delle commissioni comunali permanenti competenti in materia, perché il percorso e l’analisi, la discussione, la conoscenza e la decisione non possono essere liquidati in poco e frettoloso tempo, perché si rischierebbe di produrre un documento amministrativo incompleto e lesivo degli interessi dei cittadini e dell’amministrazione stessa.

Infatti sul delicato problema delle esenzioni collegate alla abitazione principale ed alle sue pertinenze si dovrà intervenire sia sulle questioni riguardanti gli immobili da assimilare ad abitazione principale, sia sulle diverse situazioni di locali considerati come pertinenze delle medesime ( stabilendo anche la quantità e la qualità di questi locali ) , ma ultimamente è nata una ulteriore problematica che riguarda la imponibilità all’Ici dei fabbricati rurali, come sentenziato dalla Cassazione in data 10/06/2008 sentenza n. 15321 e 15/09/2008 sentenza n. 23596.

In queste due sentenze della Cassazione sinteticamente si motiva che il Dlgs 504/1992 ( decreto che disciplina l’Ici ed inquadrava i fabbricati rurali come particolare categoria di edifici inserita eccezionalmente nel catasto terreni anziché nel nuovo catasto urbano) non indica questo tipo di fabbricati tra quelli esenti dalla imposta, per cui si stabilisce che detti fabbricati devono essere sottoposti all’Ici.

E qui purtroppo si apre tutta una serie di considerazioni di natura amministrativa che andranno sicuramente proposte, analizzate ed attuate: rispetto al Regolamento che andiamo ad approvare, rispetto ai controlli sul territorio da effettuare e rispetto anche alle decisioni che questa amministrazione vuol prendere su questa specifica e dolente materia ed anche rispetto ai rischi amministrativi che si potrebbero configurare.

Ad onor del vero alcuni comuni italiani stanno effettuando il recupero delle somme Ici dei fabbricati rurali ed altri stanno attendendo chiarimenti di leggi sulla imponibilità dell’Ici ai fabbricati rurali ed il relativo recupero delle relative somme non versate, allo scopo di evitare tortuosi contenziosi e futuri rimborsi, però è altrettanto vero che molti comuni italiani, nell’attesa di chiarimenti, stanno procedendo alla verifica legittima e doverosa del controllo sui fabbricati rurali e se questi possiedono i principi di ruralità come previsto dalla legge, onde poi poter usufruire dei benefici previsti per questa categoria di costruzione.

Ritengo che anche il Comune di Viterbo debba attivare al più presto questi tipi di controlli, che possono essere fatti anche in collaborazione con la Guardia di Finanza e/o l’Agenzia del Territorio, in quanto deve prevalere il senso di equità fiscale e l’azione di lotta alla evasione che dovrebbero animare ogni amministratore comunale, ma che compete soprattutto a chi è stato deputato dalla maggioranza degli elettori a governare e decidere nella maniera più giusta e nell’interesse della collettività.

Ultima considerazione che si deve fare è che questi aspetti e queste situazioni da chiarire e tutto quello che viene inserito nel regolamento comunale interessano e condizionano, non poco, anche la redazione del documento riguardante la quantificazione del mancato introito delle somme I.C.I. a fronte delle nuove esenzioni, certificazione corretta ed esatta da inviare al Ministero dell’Interno ( anche perché è documento soggetto alla responsabilità contabile di chi lo redige e lo sottoscrive ) e questo documento poi, previo accertamento veridicità della Corte dei Conti, darà luogo al previsto rimborso statale.

Il mio e quello del nostro gruppo politico vuol essere un contributo serio e concreto alla stesura di questo regolamento, ma sicuramente non lo vogliamo fare in maniera frettolosa e parziale, lo vorremo fare con scienza e coscienza.

Sergio Insogna
Consigliere Comunale

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