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Viterbo - Denuncia del consigliere Enrico Mezzetti
L’area aeroportuale arrivi a ridosso delle pozze
Viterbo - 8 maggio 2009 - ore 2,38

Riceviamo e pubblichiamo - Il “Corriere della Sera” ospita un intervento di Dacia Marini che spiega gli effetti della possibile realizzazione dell’aeroporto a Viterbo sull’ambiente, la storia e le vocazioni della città.

Intanto il sindacalista della Uil Turchetti rilancia la prospettiva di uno sviluppo termale della città stessa.

Incrociando questi interventi, mi confermo nella convinzione che l'opinione pubblica sia stata a lungo vittima di un ben orchestrato ed assordante battage propagandistico, volto ad occultare le disastrose conseguenze che deriverebbero dalla realizzazione di un aeroporto civile, in cui, nella fase iniziale, dovrebbero annualmente transitare 5-6 milioni di passeggeri (come dichiarato dal vicesindaco nella seduta congiunta Comune-Provincia) e che a regime dovrebbero arrivare a 20 milioni (come scritto nel programma elettorale del sindaco Marini).

Provo allora a dare qualche definizione per contribuire, forse, a capire meglio di cosa si parla.

Si tratta di un intervento che è destinato ad incidere su una porzione di territorio pari alla estensione dell’attuale area centrale della città. Sottolineo: non del solo centro storico, ma dei quartieri più popolati compresi.

Si tratta di un intervento che incide direttamente sulle aree storicamente caratterizzate dalla presenza termale, compromettendone ogni ulteriore possibilità di sviluppo. Il progetto dell’Adr prevede infatti che l’area aeroportuale arrivi a ridosso delle pozze.

Credo che sia opportuno far comprendere ai viterbesi come quella che si intende intraprendere sia una strada senza ritorno: se si facesse l’aeroporto si rinuncerebbe per sempre al valore di un’area richiamata persino nei versi della Divina Commedia.

Purtroppo la commedia alla quale assistiamo oggi ha ben poco di divino ed assolutamente nulla di poetico.

Gli interessi in gioco sono infatti molto prosaici e ben dissimulati dietro una prospettiva che può far sognare le magnifiche sorti e progressive di uno sviluppo, ma in effetti nasconde un piccolissimo, inconfessabile e tradizionale cabotaggio fondiario ed edilizio con i suoi corollari commerciali.

Enrico Mezzetti
La Sinistra, l’Arcobaleno – Viterbo

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