Riceviamo e pubblichiamo - Forse il consigliere Contardo dovrebbe chiarirci che cosa significhi per lui relegare qualcuno in una qualche posizione.
A leggere le sue affermazioni sulle osservazioni da noi fatte sulle alienazioni dei beni comunali non l'abbiamo ben compreso.
A noi sembrava di essere stati eletti nel consiglio comunale di Viterbo, una città che vive gli inizi del ventunesimo secolo. Certo, eletti da una parte, non da tutti, e da una parte minoritaria, mentre sembra che la gente tutta abbia consegnato le chiavi della città ai vincitori.
La cerimonia forse ci è sfuggita. O l'abbiamo confusa con qualcuna di quelle rievocazioni storiche che si organizzano ogni tanto in tanti posti, come anche da noi, per fare un salto nel passato, con l'aiuto di una specie di macchina del tempo. In genere, ad uso del divertimento dei turisti e per dare un po' di ossigeno all'economia locale.
È vero che, passato il primo sbigottimento, l'aver letto di un'opposizione relegata, se pure ci ha fatto venire in mente l'immagine torva del perfido ribelle Catilina di fronte all'intero senato romano minaccioso contro di lui, ci ha pure confortato sul fatto che una qualche parvenza di vita democratica la si vuole ancora concedere a questa città. Per lo meno un senato continua a riunirsi, con scadenza periodica.
Ed amministra anche.
Poi, però, ci siamo subito ripresi. Siamo tornati nella realtà e ci è venuto di nuovo in mente che esiste un'indagine della Corte dei Conti (un'istituzione molto moderna) su presunti danni erariali per l'ammontare di circa 30 milioni di euro, di cui si sarebbero resi responsabili gli amministratori del Comune di Viterbo. Così pure ci siamo ricordati di aver letto sui giornali notizie su amministratori di questa città che hanno ricevuto avvisi di garanzia.
Per carità, siamo garantisti. Forse, però, non tutti magari, ma un po' di gente, insieme a noi, potrebbe anche cominciare a preoccuparsi pensando a chi hanno affidato, con il loro voto, il compito di governare la città e le sue frazioni. E ci lascino essere preoccupati.
Nel frattempo ci faremo carico di ripassare un po' meglio e di chiarire meglio agli altri quale sia realmente il ruolo dell'opposizione, che i cittadini elettori ci hanno assegnato
E lo faremo con le leggi di uno stato moderno e civile alla mano.
Alvaro Ricci
Consigliere comunale Pd
