Riceviamo e pubblichiamo - Se i dirigenti della Rosa per l’Italia invece di starnazzare come oche stonate, fossero venuti come la maggior parte dei partiti, al civile e democratico dialogo di giovedì scorso allo stadio dell’Olivo, forse avrebbero evitato di mettersi in ridicolo con attacchi vili, sterili e senza fondamento, indirizzati al sottoscritto e alla mia società.
D’altra parte per un civile dialogo o confronto che sia servirebbero: argomenti, capacità d’ascolto, volontà di trovare soluzioni a problemi comuni, buon senso.
Tutte qualità che la Rosa per l’Italia di Tuscania ha dimostrato di non possedere. I suoi dirigenti preferiscono limitarsi a capire solo quello che gli fa comodo, giudicare gli altri con il proprio metro.
Il fatto che , prima scrivono che l’area interessata al progetto ha una destinazione agricola, e poi, nell’ultimo articolo, che sulla stessa area si è invece fatta una richiesta d’aumento di cubatura, dimostra quanto confuse e approssimative siano le conoscenze di questi dirigenti riguardo la nostra proposta.
Visto che questi signori evidenziano ancora troppe lacune e che queste sono forse la causa del loro stato isterico nei miei confronti, consiglierei loro di colmarle, magari chiedendo delucidazioni ai numerosi loro colleghi delle altre forze politiche presenti quella sera.
Questi altri rappresentanti politici, avendo partecipato attivamente e con interesse al dibattito, possiedono ora tutti gli elementi determinanti a valutare la nostra proposta, per decidere con serenità se questa è degna di essere accolta oppure no.
Questa che per voi, cari signori della Rosa per l’Italia si chiama “Anomalia e Irritualità”, per la gente civile si chiama partecipazione e discussione democratica.
Così come è legittimo e democratico che un’associazione sportiva chieda ai partiti prima delle elezioni quali siano le loro proposte per risolvere i problemi dello sport.
Perché è giusto che i cittadini sappiano prima, se per esempio, qualcuno come il vostro principale avesse ancora intenzione di vendere lo stadio Maccarri con tutta la piscina per cementificarlo e farne un centro commerciale e chissà cos’altro.
Questa è la mia prima ed ultima replica sull’argomento qualsiasi risposta daranno gli interessati, ai quali ho già dato fin troppa rilevanza. Infatti ricordo a tutti, che i nostri impianti sportivi, ormai da troppi anni cadono a pezzi e che questi stupidi e inutili contrasti servono solo ad allontanare l’opinione pubblica dai veri problemi e dalle possibili soluzioni.
Mi auguro che la maggior parte degli altri partiti assolveranno al loro ruolo istituzionale con quei principi di equilibrio, di responsabilità e di rispetto che purtroppo la dirigenza della Rosa per l’Italia per motivi dei propri limiti o solo per mere speculazioni di visibilità elettorale ha tradito miseramente.
Antonello Gentilini
Presidente della Fulgur Tuscania
