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Alessandro Mazzoli
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- Un incontro urgente al ministro degli interni, Roberto Maroni, per chiarire la posizione ufficiale del Governo in merito alla destinazione d’uso dell’ex polveriera di Tarquinia, dopo le dichiarazioni fatte ieri dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
A chiederla con una lettera, il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli.
“Da alcune settimane a questa parte il nostro territorio vive con preoccupazione le notizie apparse sulla stampa in merito a un presunto insediamento rom da realizzarsi nell’ex polveriera di Tarquinia.
La motivazione di questo provvedimento risiederebbe, come è stato possibile leggere anche nel quotidiano La Padania del 4 febbraio scorso, nell’impellente necessità di decongestionare il campo rom Casilino 900.
Uno dei più grandi d’Italia.
A seguito di questa notizia a Tarquinia è stato convocato un Consiglio comunale straordinario, al quale ha partecipato anche la Provincia di Viterbo. In quel’occasione cittadini, consiglieri e i rappresentanti delle istituzioni hanno ribadito con forza che nella Tuscia non esistono le condizioni per un’operazione simile, soprattutto se fatta senza prima coinvolgere e confrontarsi in maniera aperta e trasparente con il territorio.
Una posizione ribadita anche nell’incontro con i sindaci della Tuscia e i prefetti di Roma e Viterbo. Dove era emersa la necessità di verificare le condizioni per insediamenti di piccoli nuclei familiari, con un percorso di inserimento ben definito. Trasferire i rom del Casilino dalla Capitale nell’area dell’ex Polveriera a Tarquinia è decisamente un’altra cosa.
La vicenda del trasferimento nomadi si è chiuso con il chiarimento ottenuto dal commissario straordinario per l’emergenza Roma Giuseppe Pecoraro. Proprio ieri sera invece le affermazioni del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, hanno aperto nuovi interrogativi che gettano ulteriori ombre sul futuro utilizzo del sito di Tarquinia.
Alemanno ha infatti pubblicamente dichiarato, in una nota trasmissione televisiva, che l’ex Polveriera di Tarquinia ospiterà non un campo nomadi ma un centro di espulsione per immigrati clandestini.
Crediamo, quindi, che sia necessario un chiarimento definitivo e ufficiale da parte del Governo.
Per questo, chiediamo un incontro urgente al fine di confrontarci sull’argomento e ottenere le necessarie delucidazioni che tutto il territorio si aspetta”.
