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Acquapendente - Tre famiglie spiegano perché hanno ritirato i loro figli dal Centro Orchidea
"Liberi di fare le nostre scelte"
Viterbo - 11 marzo 2009 - ore 14,30

Riceviamo e pubblichiamo - Come genitori di alcuni ragazzi disabili che hanno frequentato il Centro Orchidea di Acquapendente, ci sentiamo in dovere di far presente all’associazione in questione, che ancora viviamo in democrazia.

Ogni cittadino è libero di fare le proprie scelte, nel rispetto delle leggi e delle norme del vivere civile.

Il bene fisico e psichico di tutte le persone e in particolar modo dei più deboli è prioritario su tutto.

Le decisioni prese dai genitori dei ragazzi che hanno lasciato l’associazione Orchidea, con il sostegno prezioso di persone competenti e specializzate a beneficio del benessere prioritario dei propri figli, debbono essere degne di assoluto rispetto e ammirazione.

Si deve sempre lottare contro chi, purtroppo, non è provvisto di sensibilità verso certe problematiche.

L’egoismo, la sconsideratezza e molto altro, di cui siamo stati accusati in precedenti dichiarazioni rilasciate alla stampa dai responsabili del Centro Orchidea, non appartengono certo a chi da sempre ha lottato per migliorare la qualità della vita dei propri figli.

Siamo genitori degni di stima, perché desideriamo solo il meglio per aiutare i nostri ragazzi a progredire e migliorare le loro capacità.

Ringraziamo i Nas, che con il loro delicato lavoro e grande impegno, fanno sì che determinate situazioni vengano alla luce.

Le nostre scelte, di ritirare i ragazzi dal Centro Orchidea, sono state comunicate con raccomandata datata 8 gennaio 2009 all’associazione Centro Orchidea, al sindaco di Acquapendente, ai servizi sociali.

Tre famiglie che hanno ritirato i figli dal Centro Orchidea

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