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Viterbo - Regione - Intervengono Battaglia e Parroncini (Pd)
“Fermare il trasferimento nei Cie di ragazzi nati e cresciuti in Italia”
Viterbo - 11 marzo 2009 - ore 16,00

- “Con la deliberazione approvata oggi, il consiglio regionale ha proposto al Parlamento la modifica della normativa vigente in materia di immigrazione al fine di evitare che giovani, figli di immigrati, rifugiati, apolidi e Rom, nati e permanentemente vissuti nel nostro Paese, siano, al compimento della maggiore età, impropriamente assimilati agli immigrati irregolari e spinti verso la clandestinità”.

E’ quanto dichiarano i consiglieri Pd, Augusto Battaglia e Giuseppe Parroncini.

“L’inadeguatezza della normativa nazionale, recentemente segnalata anche dal commissario per i diritti umani del consiglio d’Europa, Thomas Hammerberg – notano i due esponenti Pd - implica infatti non solo l’impossibilità per questi giovani di un sereno inserimento nel mondo del lavoro e nella società, ma li espone a periodiche e prolungate limitazioni della libertà con impropri trasferimenti nei Centri di identificazione ed espulsione in prospettiva di un rimpatrio impraticabile in quanto il loro paese di provenienza è in realtà l’Italia.

Il ripetersi di tali situazioni, più volte denunciate dalle organizzazioni di volontariato e dall’Opera Nomadi, determina danni incalcolabili sulla vita e sul futuro di tanti ragazze e ragazzi e rischia di vanificare gli sforzi sostenuti dalle istituzioni per il loro inserimento, aumentando, al contempo, conflitti e tensioni sui territori.

Auspichiamo – proseguono - che il Parlamento colmi rapidamente quello che è un evidente vuoto legislativo e restituisca certezze a tanti giovani, in particolare appartenenti alle comunità Rom.

Nel momento in cui Regione, Provincia e Comune sono impegnati in un sforzo comune per assicurare condizioni di vivibilità alle comunità immigrate ed ai campi Rom, la riforma proposta non può che contribuire a migliorare la qualità della vita e la sicurezza dei territori e dell’intera cittadinanza.

Abbiamo inoltre approvato un ordine del giorno che impegna il presidente Marrazzo ad attivarsi presso il prefetto di Roma e commissario di governo per i Rom, affinché siano immediatamente bloccati fermi e trasferimenti verso i Cie di questi giovani”.

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