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Tarquinia - Dovrà pagare i danni ai genitori dei bambini intossicati
Nestlè condannata, Fare verde soddisfatta
Viterbo - 11 marzo 2009 - ore 20,00

Riceviamo e pubblichiamo - Il Codacons ha reso nota la sentenza del giudice di Catania, sul caso del latte contaminato con dell'inchiostro avvenuto nel 2005.

Nestlè e Tetrapack dovranno pagare i danni ai genitori dei bambini intossicati. Il giudice di pace di Catania ha condannato la Nestlè Italiana e la Tetra pack international al pagamento dei danni ai genitori delle due bambine che avevano utilizzato latte "Nidina" e "Mio" contenente l'Itx (un componente chimico, identificato come IsopropilThioXantone), un tipo di inchiostro utilizzato nella fabbricazione di imballaggi.

I prodotti, venduti nei supermercati, negozi e farmacie furono ritirati dal commercio, dopo la sentenza immediata della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno.

Secondo Codacons, «è la prima sentenza del genere pronunciata in Italia». La vittoria del Codacons in Sicilia contro la Nestlè e le TetraPack, essendo la prima in Italia servirà a fare giurisprudenza in una controversia che appariva ai più persa in partenza proprio per la notevole differenza di forze in campo.

L'inchiesta prese l'avvio il 22 novembre del 2005 da un fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno che sfociò nel sequestro, eseguito dal corpo forestale, di 30 milioni di confenzioni di latte per bambini.

Nei giorni immediatamente seguenti alla notizia del sequestro, Fare Verde affermò che le maggiori responsabilità erano da attribuire all'imballaggio in Tetrapak utilizzato e propose l'introduzione di contenitori in vuoto a rendere, realizzati con materiali inerti e facilmente igienizzabili come il vetro o il policarbonato, per il latte destinato all'infanzia.

Non se ne fece nulla. Forse, in quel caso, quella che Codacons chiama "disparità delle forze in campo" giocò a favore dei "più forti".

Fare Verde Tarquinia

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