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Viterbo - Comune - Presentati ben 23 piani integrati, ma il Pd non ci sta
La colata di cemento è servita...
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 11 marzo 2009 - ore 2,15

Alvaro Ricci
- Non uno, non dieci, ma ventitré. Sono i piani integrati che privati cittadini hanno presentato all’amministrazione comunale.

Chiedendo l’autorizzazione a costruire e proponendo come contropartita la realizzazione di opere di pubblica utilità, strade o altro.

Un numero consistente. Se fossero approvati tutti, rappresenterebbero una colata di cemento pari a ottocentomila metri cubi. Teorici. Perché le ventitré richieste tali sono e così l’assessore Marcello Meroi le ha portate in commissione. Ma non si sa se e quante alla fine otterranno il via libera.

Durante la seduta, di carattere preliminare, Meroi ha illustrato le linee guida, un’enunciazione di carattere generale. Ma già dalla prima riunione, il Partito democratico ha messo le mani avanti.

“Non possiamo immaginare – dice il vice capogruppo Alvaro Ricci – lo sviluppo di Viterbo attraverso i piani integrati. Va programmato attraverso il piano regolatore generale. Non è possibile andare avanti a macchia di leopardo sul territorio. Al più presto va approvata la variante al prg”.

Stop ai piani integrati, o quasi.

“Se c’è qualche iniziativa di particolare interesse pubblico – anticipa Ricci – siamo pronti a discuterne. Ma non possiamo pensare che la parte pubblica, ovvero la realizzazione di un’opera come potrebbe essere ad esempio un sottopasso, non può essere funzionale a nuove edificazioni”.

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