Uno scout consegna la somma raccolta

Riceviamo e pubblichiamo - Le giornate intorno a domenica 22 febbraio sono state davvero impegnative per le guide e gli scout dei reparti Agesci della zona Tuscia.

La ricorrenza, in tutto il mondo, della “Giornata del pensiero” (“Thinking Day”) – in occasione dell’anniversario della nascita dei loro fondatori, lord Robert Baden Powell e sua moglie Olave – li ha spinti a lanciarsi in una grande “buona azione” a favore della più grande associazione di soccorso medico privato del mondo: Medici senza frontiere (Msf) .

Nei quartieri e nelle parrocchie di Viterbo, Civita Castellana, Sutri e Tuscania i ragazzi/e con la divisa color del cielo e fazzolettone colorato (in età tra i 12 ed i 16 anni) hanno organizzato vendite di primule, di simpatici manufatti e offerto la propria collaborazione per piccoli lavori domestici: tutto questo al fine di raccogliere fondi per Msf, associazione alla quale – nel 1999 – è stato assegnato il premio Nobel per la Pace.

Nel primo pomeriggio di domenica 8 marzo – presso la parrocchia della Sacra Famiglia, sede del gruppo “Viterbo 4” – i circa 100 ragazzi/e che hanno preso parte all’evento hanno coronato la loro opera entrando in contatto diretto con un “Medico senza Frontiere” della nostra terra, precisamente di Corchiano.

Bengasi Battisti, recentemente tornato dall’ennesima missione umanitaria nel centro dell’Africa, ha dato la propria testimonianza di vita vissuta e risposto alle numerose domande dei ragazzi/e, che si sono dimostrati partecipi ed interessati all’argomento.

Per la cronaca, il lavoro delle guide e degli scout ha fruttato la bella somma di 1.855 euro, che è già stata direttamente versata a Medici senza frontiere.

Sarà davvero un’utopia “… lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato…” (B.P.)?

Forse, ma è quello che proviamo a fare tutti i giorni.

Agesci zona Tuscia
Paolo Moricoli