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Viterbo - Prefettura - Aperta fino al 20 marzo
Inaugurazione la mostra sul campo di concentramento di Vetralla
Viterbo - 13 marzo 2009 - ore 18,45

- Inaugurata stamani in Prefettura, con un convegno di studi, la mostra documentaria dal titolo “Essere è ricordare – dall’oblio alla memoria”, realizzata dall’Associazione Codici e dalla Cooperativa Il Ventilabro, sul Campo di concentramento di Vetralla e la deportazione degli ebrei della provincia di Viterbo.

Il prefetto Alessandro Giacchetti, nel presentare l’evento, ha ringraziato le Associazioni e l’Archivio di Stato per l’eccellente lavoro svolto ed ha sottolineato che la storia, soprattutto se segnata dalla violenza, non va dimenticata ma deve far parte del nostro patrimonio culturale per evitare che possa ripetersi.

Il sindaco di Vetralla Massimo Marconi ha rappresentato l’intenzione dell’amministrazione di recuperare una delle baracche del campo come monito alla non violenza, un recupero a futura memoria del passato. Hanno poi illustrato gli eventi storici relativi al campo il prof. Aldo Ricci – Soprintendente Archivio Centrale dello Stato, il dott. Augusto Goletti – Direttore Archivio di Stato di Viterbo, il prof. Luciano Osbat – Università della Tuscia, la prof.ssa Giovanna Tosatti – Università della Tuscia, la dott.ssa Roberta de Vito – Cooperativa il Ventilabro, il dott. Daniele Camilli – Codici e la giornalista Mary Jane Cryan .

Il Convegno di studi ha avuto l’obiettivo di rendere pubblici i risultati della ricerca condotta sul campo di concentramento di Vetralla, così come sulla deportazione degli ebrei della provincia di Viterbo.

La mostra documentaria segue un percorso espositivo che punta a collocare le vicende relative al Campo di concentramento di Vetralla all’interno del contesto più ampio degli sviluppi dell’ultimo conflitto mondiale, con particolare riferimento alla provincia di Viterbo.

Il cammino della mostra inizia da una comunicazione del 1941 del Ministero dell’Interno, in cui compare l’elenco dei comuni, nel quale è compreso quello di Vetralla, dove potere internare i prigionieri stranieri fino al 1945.

La mostra rimarrà aperta sino al 20 marzo.

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