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Viterbo
- Contro la perimetrazione decisa dalla legge regionale e tentare di escludere Pian di Cecciole
Arcionello, il comune ricorre al Tar
Viterbo - 14 marzo 2009 - ore 2,00
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Antonello Ricci all'Arcionello
Aridatece er cemento.

Il Comune non ci sta proprio. Pian di Cecciole non va incluso nella riserva dell'Arcionello ne ora ne mai.

E tanto per gradire ricorre al Tar per l'annullamento di tutti gli atti adottati dalla Regione per la costituzione della riserva dell'Arcionello.

Un ricorso con tanto di delibera, con cui la giunta Marini ha affidato il ricorso all'avvocato Massimiliano Brugnoletti.

Al centro del ricorso ovviamente le perimetrazione individuata nella legge regionale che non coincide con quanto deliberato dal Comune il 24 novembre. E ovviamente appare chiaro il tentativo di far rientrare pian di Cecciole nel piano integrato, con circa 115 mila metri cubi di cemento da costruire.

Una decisione prevedibile, quella di palazzo dei Priori, che subito dopo l'approvazione della legge da parte del consiglio regionale, il 3 dicembre scorso, tentò di sferrare un duro attacco in particolare a Nando Gigli (Udc) che aveva detto sì all'inclusione di Pian di Cecciole nella perimetrazione della riserva.

Ma poi quello che emerse fu che il comune era rimasto immobile, tanto che Gigli ebbe buon gioco a sfidare a dimostrare il contrario a Marini.

Ora la battaglia continua con il ricorso al Tar. Come dire che il parco dell'Arcionello può attendere.

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