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Regione - Ingiurie a Fini - Interviene Robilotta, capogruppo Sr alla Pisana
"Il Pdl sia un partito plurale"
Viterbo - 15 marzo 2009 - ore 18,15

Riceviamo e pubblichiamo - Ha fatto bene il presidente Berlusconi a chiarire che sui temi etici nel Popolo della Libertà ci sarà sempre libertà di coscienza perché il Pdl deve essere un partito plurale.

Come Socialisti Riformisti abbiamo aderito al Pdl da subito sin da quando Berlusconi lanciò l’idea dal predellino di san babila a Milano.

Ognuno di noi porta nel Pdl tutta la sua storia e guai a rinnegare il proprio passato, perché chi non ha passato non ha futuro, ma il nuovo partito, frutto essenzialmente dell’incontro dei cattolici moderati, dei laici e dei socialisti riformisti, dovrà saper tener conto di queste diverse culture che trovano nel riformismo il loro punto d’incontro oltre che nella rappresentanza di Silvio Berlusconi.

Dunque il Pdl non dovrà essere un partito confessionale e sui temi legati ai diritti civili e ai diritti alla persona dovrà ascoltare tutti e trovare una sintesi che tenga conto dell’interesse preminente che è quello rappresentato dalla laicità dello Stato.

Per questo ci sentiamo in dovere di solidarizzare con il presidente della Camera Gianfranco Fini, di fronte alle ingiurie ricevute solo per aver difeso la laicità dello Stato.

Donato Robilotta
Capogruppo regionale Sr-Pdl

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