Riceviamo e pubblichiamo - La riduzione dei costi della politica nelle amministrazioni pubbliche è una delle risposte che la politica deve ai cittadini, specialmente in un periodo di manifesta crisi economica e di valori.

Non si può dire che l’Amministrazione Mazzoli si sia distinta in tal senso. Anzi appena eletta si è dimostrata particolarmente attratta dai benefit che l’amministrazione può offrire agli eletti, da qui il nomignolo di “casta”.

Aumento degli assessori da 6 a 8. Assunzione di un direttore generale, compagno di partito del presidente. Assunzioni di almeno un segretario politico per ogni assessore, assunzione di tre addenti stampa, invece di uno, assunzioni di due nuovi dirigenti.

Cerchiamo di quantificare nel Bilancio della Provincia, quali e quanti sono i costi della politica, targati Mazzoli, relativi al 2008 e cioè in piena crisi politica, cliccando sulla voce, centro di costo 101 – Presidente Organi Istituzionali.

Il costo del personale relativo agli organi istituzionali è pari a 352.000 euro.

Il personale delle segreterie politiche costa 305.000 euro.

L’ufficio stampa: 48.800 euro relativamente al personale dipendente

Complessivamente l’intervenuto uno (personale dipendente nel 2008) relativo agli organi istituzionali viene a costare 742.000 euro

L’acquisto di beni di consumo (intervento 2) per la presidenza assomma a 37.500 euro.

Oltre al personale dipendente vi sono poi gli interinali.
L’ufficio stampa impiega in tal senso altri 19.000 euro e le segreterie politiche 92.000 euro.

Qualche altra assunzione viene registrata tramite cooperativa. L’ufficio stampa impiega così ulteriori 26.000 euro e le segreterie 30.000 euro.

Vi sono poi le spese sostenute dagli amministratori (assessori e consiglieri), quali indennità di carica, missioni, partecipazioni a convegni, spese di rappresentanza, concerti di fine anno, per un totale di 601.000 euro.

Il presidente non contento del lavoro svolto dai tre addetti stampa spende ulteriori 175.000 euro in comunicazioni alle famiglie (acquisto di spazi di giornale, stampa opuscoli, ecc.).

Vi sono poi altre spese collegate, quali noleggio auto per presidente e Assessori, fotocopiatrici, spese funzionamento commissioni e consiglio, telefoni, interventi diretti del Presidente della Giunta e del Consiglio ecc che scuciono all’erario altre 135.500 euro.

Tra prestazioni di servizi e noleggi complessivamente se ne vanno via 1.150.000 euro.

Poi vi sono i cosiddetti interventi presidenziali, tutti quei contributi che (fuori dai bandi che ogni settore annualmente pubblica ai sensi della legge sulla trasparenza) il presidente elargisce a suo insindacabile giudizio e senza che la cittadinanza sia avvertita di questa opportunità. Detti contributi assommano a circa 200.000.

Per pudore non citiamo i beneficiari, né l’entità delle somme che sono offerte veramente a pioggia, tant’è che ci sono casi di iniziative encomiabili dal punto di vista sociale che di fronte alla carità di 500 euro hanno avanzato una rinuncia sdegnata.

C’è poi il capitolo del direttore generale, una trovata geniale dell’Amministrazione Mazzoli, che viene a costare poco meno di 200.000 euro.

Se sommiamo i costi di quest’ultimo con quelli del centro di costo relativo agli organi istituzionali troviamo che i costi della politica in Provincia per l’anno 2008 sono stati pari a 2,5 milioni di euro e cioè più di quattro volte quelle sostenute dalla giunta Marini nel 2004, in un periodo in cui peraltro le indennità di carica per gli amministratori non erano ancora state defalcate dalle ultime finanziarie.

Altro che “Sveglia la Tuscia”, per parafrasare il noto slogan di Mazzoli dell’ultima campagna elettorale. La Tuscia non ha bisogno di queste sveglie, caro presidente!
Francesco Battistoni
consigliere provinciale F.I. verso il PDL