Teresa Sestito Cascitti, consigliere comunale An Copyright Tusciaweb

Riceviamo e pubblichiamo - In questi giorni, nelle scuole primarie del circolo didattico di Vetralla è arrivato un volantino dall’amministrazione comunale di Vetralla a firma del sindaco Massimo Marconi e dell’assessore alle Politiche Sociali Giulio Zelli Menegali Iacobuzi.

Il volantino informa di uno “Spazio genitori” con un servizio di sostegno alla genitorialità.

Il servizio è previsto nel piano di Zona Distrettuale Vt 4 per i tredici comuni del distretto del quale Vetralla è il comune capofila, quindi, finanziato, con fondi regionali e nazionali.

Un servizio importante, attivo da molti anni in tutte le scuole medie superiori e inferiori del distretto e per i genitori, presso i servizi sociali.

Entrambi i servizi, negli anni, sono stati indispensabili sia per il supporto di consulenza educativa per i giovani e gli adolescenti che come punto di riflessione per gli stessi genitori.

Il servizio è stato potenziato anche nelle scuole primarie, con proposta nella conferenza dei sindaci dei tredici comuni del distretto nei mesi di aprile e maggio 2007, per la responsabile richiesta del comune capofila, a seguito delle forti esigenze e le necessità che alcuni comuni compreso Vetralla avevano rappresentato.

Il servizio è stato così ampliato anche per questa delicata e particolare fascia scolastica con l’inserimento nell’ultimo piano di zona distrettuale.

Tutto sarebbe chiaro se il volantino in questione, a firma del sindaco Marconi e dell’assessore Zelli, con chiara natura propagandistica non riportasse sotto alla dicitura “Spazio Genitori“ un commento a dir poco allucinante.

Si legge: “Per tutti i genitori con figli da 0 a 18 anni. Per riuscire insieme a tollerare e dare un senso alla frustrazione inevitabile che l’essere genitore porta con se”.

Alla lettura di tale messaggio ci si chiede come il sindaco e l’assessore vivono la loro paternità, e comunque, pur comprendendo alcune eccezioni, si ritiene tale prefazione e pensiero privi di ogni significato educativo.

Invito dunque il sindaco e l’assessore a una seria riflessione.

I figli sono sempre e comunque un dono prezioso: non si tollerano, ma si amano e si educano.

Essere genitori non è frustrante, ma è motivante e gratificante e guai a vivere la genitorilità con senso di frustrazione perché le conseguenze sono sicuramente negative e sarebbero tutti a discapito dei figli.

Invito il signor Marconi e l’assessore Zelli a far ritirare il volantino da tutte le scuole, e a chiedere scusa: ai ragazzi, ai genitori e a tutti gli operatori scolastici che sono rimasti impietriti dal contenuto del volantino.

Consiglio loro, prima di cimentarsi in ulteriori prefazioni filosofiche ed educative, di far passare le bozze ai dirigenti appositi, pagati profumatamente con i soldi dei cittadini vetrallesi, proprio per evitare le “brutte figure“ non tanto alle persone, ma al Comune di Vetralla come istituzione.

Inoltre, per la rappresentatività dei tredici comuni del distretto, per il Distretto Socio- Sanitario VT 4, per gli obblighi di legge, tutti i servizi programmati all’interno del piano di zona e da loro finanziati devono riportare con chiarezza l’origine del servizio cioè : “Ufficio del Piano di Zona dei Servizi Sociali – Distretto VT 4“ come da anni è sempre avvenuto, per il rispetto della normativa e dell’accordo programmatico approvato i comuni e dalla Regione Lazio.

Il sindaco e l’assessore, con il loro volantino hanno voluto camuffare l’informazione, solo per avere propaganda e consensi personali che non hanno.

Il sindaco riconferma con questo che le regole per lui sono a uso personale, ancora una volta, ha dimostrato di essere inadeguato per il ruolo istituzionale che ricopre.

Teresa Sestito Cascitti
Consigliere di Alleanza Nazionale