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Viterbo - Sotto accusa il progetto "Visioni urbane contemporanee"
Polverone per Cantieri d'arte
Viterbo - 18 marzo 2009 - ore 17,15

Riceviamo e pubblichiamo - Il 27 ottobre 2008, nell’ambito della quarta edizione del progetto “Cantieri d’arte – Visioni urbane contemporanee” è stata inaugurata a Viterbo, presso il sottopassaggio di Piazza Crispi, l’installazione permanente "Whispers" del collettivo di artisti siciliani Laboratorio Saccardi.

Il 13 marzo 2009, a ben cinque mesi di distanza e dopo una comunicazione serrata sul territorio, nella cittadina della Tuscia si è alzato il polverone: un giornale locale, ha pubblicato un articolo a firma di Evaristo Cerrini in cui il progetto, che vede al suo ingresso due colonne dipinte con le lettere “j” e “b”, viene interpretato da un esperto come intervento di entusiasti neofiti della massoneria che, come recita l’articolo, “intendono palesare la loro presenza nel territorio”.

Beninteso che alla base del loro intervento viterbese non c’era nessun intento provocatorio, i Saccardi, che da sempre grazie all’ironia stravolgono la realtà riconsegnandola sotto una veste completamente nuova, più affascinante e più ricca di sfumature, ancora una volta hanno fatto centro.

Nella fattispecie, “Whispers”, oltre ai non sense di cui sono ricchi i disegni sulle mura del sottopassaggio, parla molto al linguaggio dell’arte: i baffi stile cartoon sul neoeletto presidente Obama sono un riferimento a “Lhoo” di Duchamp, il teschio da loro realizzato con della comunissima pasta e poi fotografato è un riferimento a “For the love of God” di Damien Hirst, l’audio in cui primeggia il “suono del silenzio” è un chiaro omaggio a John Cage così come la frase “Tranquilli il meglio è passato”, che campeggia sulla testata dell’ingresso opposto a quello delle due colonne “j” e “b”, è una citazione di Ennio Flaiano.

“Cantieri d’Arte”, che per tutt’altri motivi vorrebbe far parlare di sé, torna, grazie a questi simpatici misunderstanding sulle pagine dei giornali locali dopo il gran rumore già suscitato nel 2006 dai posters di Abbominevole, scambiati per atti di terrorismo islamico, e le burle di Ozmo (Guggheneim Collection) e 0100101110101101.org (Un Edificio Qualunque).

Lo staff di Cantieri d'arte

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