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Civita Castellana - Crisi del distretto industriale - Le proposte che la Filcem Cgil presenterà all'incontro del 20 marzo al ministero
Ricambio dei sanitari e incentivi per chi li acquista
Viterbo - 19 marzo 2009 - ore 13,40

Riceviamo e pubblichiamo - La Filcem Cgil provinciale il 4 novembre 2008 con tutti i livelli della Cgil ha deciso, nella sua autonomia, come affrontare la crisi del settore ceramico.

Tutti i livelli della Cgil, e in particolare la categoria nazionale, hanno chiesto al ministero dell’Industria di convocare le parti sociali per affrontare la crisi del distretto industriale di Civita Castellana.

Dopo mesi di attesa il 17 febbraio si è svolto l’incontro al ministero dell’Industria, nel quale sono state registrate, dalla dottoressa che ha sostituito Castano, le varie proposte fatte dai presenti.

Al termine dell’incontro, solo dopo molta insistenza da parte della Filcem, è stata fissata una nuova data, per il 2 marzo, ma come è noto, non è stata rispettata per motivi tecnici, senza comunicare un nuovo incontro.

La Filcem Cgil, nella sua totale autonomia, ha deciso si svolgere una manifestazione davanti al ministero dell’Industria il 19 marzo, perché dopo tre settimane di attesa non c’era una nuova data per l’incontro.

Il 17 marzo alle 18.30 ci hanno inviato dal ministero dell’Industria la comunicazione per l’incontro del 20 marzo.

Immediatamente abbiamo sospeso la nostra iniziativa che svolgeremo, nei prossimi giorni, se giudicheremo insufficienti le risposte che darà il governo per risolvere la drammatica crisi del settore ceramico.

La Filcem Cgil andrà all’incontro di domani 20 marzo con spirito costruttivo, ma decisi a chiedere misure immediate per far ripartire la domanda dei sanitari, che sono:

1) Ricambio dei sanitari in tutti gli immobili pubblici e gli alloggi di edilizia economica e popolare;

2) Incentivi per chi acquista sanitari.

Queste due misure possono far aumentare la domanda dei sanitari, risparmiando i soldi pubblici della cassa integrazione.

Il costo annuo della cassa integrazione, per 1400 ceramisti, sarà di circa 30 milioni di euro.

Se, invece, questi soldi si spendessero come “incentivi” al ricambio dei sanitari, si potrà dire che non sono stati spesi per “l’assistenzialismo” dei ceramisti.

La Filcem Cgil deciderà se fare iniziative di ogni tipo contro il governo, se non adotterà queste misure per risolvere la crisi dei posti di lavoro nel distretto industriale di Civita Castellana.

Peraltro, io ritengo che la crisi del distretto industriale di Civita Castellana, sia in assoluto la più grave in tutta l’Italia per l’alto numero dei dipendenti coinvolti.

Ci sono 2650 addetti in 55 aziende, nel comparto sanitari.

I dipendenti in Cassa Integrazione sono 1400 nei sanitari.

Nelle stoviglierie ci sono 600 lavoratori di cui 400 in mobilità e 200 in Cassa Integrazione.

Infine sono stati licenziati 400 lavoratori precari in soli 6 mesi.

Questi dati si commentano da soli.

Luigi Annesi
Segretario Filcem-Cgil

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