Riceviamo e pubblichiamo - Con riferimento a quanto pubblicato su TusciaWeb in data 18 marzo 2009 le organizzazioni sindacali e rsu dell'Università degli Studi della Tuscia vogliono precisare quanto segue:

Una nuova governance può essere "rivoluzionaria" solo se condivisa

1) in merito alla "rivoluzionaria" Governance di Ateneo ancora una volta non è stata fatta menzione che il nuovo sistema di governo è stato approvato con il voto contrario dei rappresentanti del personale tecnico amministrativo e che, in segno di protesta, nessun collega ha inteso presentare la propria candidatura per rappresentare la componente nel nuovo Senato Accademico (organo politico d'ateneo); che quindi parte "monco", cioè senza l'apporto di quella che è considerata da tutti una componente fondamentale dell'Ateneo.

Welfare proposta sindacale

2)per quanto riguarda il Welfare di Ateneo (rivolto sia ai docenti che al personale t. a.), ci fa piacere che il rettore annunci il suo varo, ma purtroppo tale progetto (da noi proposto), nonostante innumerevoli sollecitazioni per la sua approvazione, giace da diversi mesi fermo in qualche cassetto e soprattutto attualmente senza copertura finanziaria.

Le organizzazioni sindacali convengono sulla gravità della situazione economico-finanziaria delle Università italiane (che non è quella dell'Unitus), che comunque non deve gravare assolutamente sugli stipendi del personale T.A., tra i più bassi di tutto il pubblico impiego.

Auspicano altresì che i bandi per l'individuazione degli esperti esterni chiamati a governare l'Ateneo prevedano requisiti di competenza nella gestione del pubblico e conoscenza del territorio nel quale l'Ateneo opera.

Soltanto attraverso le previsioni di competenza e conoscenza sopra indicate, il futuro Consiglio di Amministrazione sarà in grado di sviluppare ulteriormente i meccanismi di incremento delle entrate, contenimento delle spese e sviluppo in collaborazione con le realtà locali, per i quali il nostro Ateneo può essere di esempio.

Cgil, Cisl, Cisal, Snals, Rdb, Rsu