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Viterbo - E chiedono a Laura Allegrini e Giulio Marini di aderire all'appello di Medici senza frontiere
Medici-spia, Azione giovani contro il provvedimento
Viterbo - 19 marzo 2009 - ore 18,15

Riceviamo e pubblichiamo - In queste ultime settimane, si è animato fuori e dentro il Parlamento il dibattito intorno alla cosiddetta norma sui medici-spia, recentemente approvata in Senato all'interno del pacchetto sicurezza e in dirittura di arrivo alla Camera per l'approvazione finale.

La norma introdurrebbe la possibilità per i medici di segnalare all'autorità giudiziaria gli immigrati senza permesso di soggiorno che si rivolgono ai servizi sanitari.

Contro il provvedimento si sono pronunciati in modo unanime ordini professionali, società scientifiche, organizzazioni non governative e associazioni del privato sociale.

L'appello rivolto ai parlamentari dalla società italiana di medicina delle migrazioni, da medici senza frontiere e da altre istituzioni sanitarie attraverso il sito http://www.divietodisegnalazione.medicisenzafrontiere.it/ ha raccolto finora più di 24mila sottoscrizioni, e il numero è in continuo aumento.

Recentemente anche la comunità scientifica dell'Istituto superiore di sanità, con una nota firmata da 702 tra ricercatori e tecnici, ha espresso profonda preoccupazione per le gravi conseguenze umane, sociali e sanitarie che seguirebbero allíapprovazione del disegno di legge.

Mai si era registrata una reazione cosi compatta nel paese: una reazione non ideologica, ma sostenuta da solide argomentazioni tecniche, che dovrebbe almeno insinuare il dubbio in chi si appresta a votare il provvedimento in Parlamento.

Oltre che essere lesiva del diritto alla salute, che è diritto erga omnes non assoggettabile a restrizioni basate sul possesso della cittadinanza o del titolo di soggiorno, la norma si pone in aperto contrasto con le esigenza di tutela della salute collettiva.

Che cosa accadrebbe se venisse approvato l'emendamento?

La paura della segnalazione all'autorità giudiziaria finirebbe per incoraggiare forme di clandestinità sanitaria che porterebbero gli immigrati irregolari lontano dagli ospedali e dagli ambulatori e, in definitiva, fuori da ogni controllo sanitario, con serie ripercussioni sulla salute della collettività.

E' di questi giorni la notizia della giovane clandestina nigeriana morta di tubercolosi a Bari dopo essersi lungamente sottratta alle cure mediche per timore dell'espulsione.

Così Giovanni Baglio, primo ricercatore del centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell'istituto superiore di sanità, descrive efficaciamente su Farefuturo Web Magazine la situazione in cui si troverebbe un paese civile come l'Italia se la norma sui medici-spia venisse approvata e la mobilitazione volta a sventare questa nefasta eventualità.

Oltre 100 parlamentari del Pdl, capeggiati da Alessandra Mussolini, hanno per fortuna già firmato una lettera per chiedere al governo di non porre la fiducia sul disegno di legge sicurezza e questa posizione è condivisa anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini.

Molti sono già gli iscritti ai circoli di Azione Giovani della provincia di Viterbo che hanno sottoscritto l'appello di Medici Senza Frontiere e a questo punto Azione Giovani si chiede quale sia la posizione dei nostri parlamentari Laura Allegrini e Giulio Marini.

Hanno anche essi firmato la lettera rivolta al governo?

In caso contrario li invitiamo ad aderire all'appello di Medici Senza Frontiere per il divieto di segnalazione ed esortiamo l'onorevole Giulio Marini a votare secondo scienza e coscienza quando il disegno di legge approderà alla Camera, nella speranza che il governo, prendendo coscienza della gravità dell'emendamento della Lega, decida di non porre la fiducia.

Azione Giovani Viterbo

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