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Viterbo - Bianchi, sindaco di Faleria, a Sestili: "Abbiamo tutti la nostra parte di responsabilità"
"Talete, chi è senza peccato scagli la prima pietra"
Viterbo - 1 marzo 2009 - ore 16,00

Riceviamo e pubblichiamo - Ho molto apprezzato l'intervento con cui Angelo Allegrini ha riportato al centro del dibattito politico provinciale un tema concreto e importante, come quello della gestione pubblica del ciclo delle acque.

Il suo è un grido d'allarme giusto, rispetto a una situazione che langue da mesi e la resposanbilità della quale, egli individua in maniera preponderante nell'atteggiamento del Comune e della Provincia di Viterbo.  
 
Si può essere d'accordo o meno con questa impostazione, ma è certo che Allegrini ha mosso una critica motivata e "bitartizan" e quindi non guidata da strumentalizzazione politica.
 
In quest'ottica non ho affatto condiviso, l'intervento dell'amico sindaco di Calcata e vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, Luciano Sestili, tutto teso ad animare una polemica politica, finalizzato ad addossare al centro sinistra e al Pd in particolare la responsabilità dell'eventuale fallimento dell'esperienza di Talete.

Credo infatti, che la cosa peggiore da fare, se realmente come si dice, si vuole dar seguito al percorso iniziato,sia quella di trasformare il dibattito sulla getione pubblica dell'acqua in terrreno di scontro politico, contravvenendo al principio da tutti apparentemente condiviso, che "l'acqua non è nè di destra, nè di sinistra".
 
Se Talete fallirà la responsabilità sarà di tanti, in primo luogo e inevitabiletmnete di Provincia e Comune di Viterbo che ne sono i maggiori azionisti, ma anche di tutti noi sindaci che spesso per la convenienza del momento, non abbiamno saputo dare spinta a un progetto alla base del quale c'è il principio ben elaborato da Bengasi Battisti e che condivido in pieno, che l'acqua è un bene di tutti che non può essere gestito con logiche privatistiche.
 
Ricordo poi, a Forza Italia che anche il centrodestra, soprattutto il centrodestra ha contribuito, a far degenerare la situazione, per esempio:

- nominando illegittimamente nel novembre 2007 un consiglio di amministrazione, con delibera poi annullata dall'autorità giudiziaria, con componenti che solo a esso facevano riferimento, facendo così saltare quell'idea di partecipazione e condivisione che fino ad allora era stato applicata e che è l'unico metodo che garantisce ad una società pubblica stabilità e operatività effettiva;

- mantenendo tramite suoi autorevoli esponenti, nel corso degli anni, sia in conferenza dei sindaci che in assemblea della società, un atteggaimenteo ondivago e contraddittorio, che rallentava i lavori e faceva fare un passo avanti e due indietro. 
 
Tutto questo per dire a tutti coloro che hanno realmente a cuore il futuro della gestione pubblica dell'acqua, e sono certo che il sindaco Sestili sia fra questi, di abbandonare la sterile polemica politica per ridare slancio e vitalità a Talete con inizative responsabili anche se difficili.

Su queste questioni è proprio il caso di dire a Forza Italia che "chi è senza peccato scagli la prima pietra".

Pierluigi Bianchi
Sindaco di Faleria

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