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Civita Castellana - Approvata in Regione la proposta di legge presentata da Rc - Soddisfatto Corazza, consigliere comunale
Più "bio" nelle mense scolastiche
Viterbo - 20 marzo 2009 - ore 13,00

Riceviamo e pubblichiamo - Il consiglio regionale del Lazio nella seduta del 17 marzo ha approvato la proposta di legge in materia di alimentazione consapevole e di qualità nei servizi di ristorazione collettiva, presentata dal gruppo consiliare di Rifondazione Comunista.

Si tratta, per utilizzare uno spot, di una legge che prevede più “Bio” nelle mense per minori.

La sua approvazione è un risultato importante.

Più 'bio' nelle mense per minori significa più salute per i nostri ragazzi ed educarli a un'equilibrata pratica alimentare.

L'obiettivo principale di questa legge è garantire una percentuale tra il 50 e il 100% di prodotti biologici nelle mense per minori gestite da comuni, Asl e istituti di pena.

Si tratta, in sostanza, di migliorare la qualità dei pasti.

Con i prodotti 'bio' si elimina il rischio che residui chimici rimangano nell'organismo e si prevengono patologie legate al rapporto tra adolescenti e cibo, come l'obesità, l'anoressia e la bulimia.

Da un'inchiesta condotta dal nostro gruppo consiliare sul piano regionale è emerso che, purtroppo, il consumo di prodotti biologici nelle mense scolastiche del Lazio non supera mai il 20/25%.
Unica eccezione Roma, che ha raggiunto una percentuale del 90%.

La legge punta anche su percorsi formativi per gli operatori del settore con interventi significativi in materia di educazione alimentare.

Più 'bio' significa anche dare un contributo sostanziale alla salvaguardia ambientale, perché parliamo di tecniche di produzione agroalimentare che escludono l'uso di sostanze cosiddette di sintesi.

Inoltre, questa legge, mette al centro anche il tema della filiera corta dando precedenza ai prodotti tipici della nostra regione.

Con questa legge, quindi, si intende riportare anche una situazione di equilibrio tra la Capitale e il resto del Lazio sostenendo i comuni, specie i più piccoli, che hanno scarse risorse da investire nella ristorazione per minori.

Infatti, conoscendo le restrizioni economiche che investono le autonomie locali, ben sappiamo delle difficoltà che esse incontrano nell’attuare una seria e reale riqualificazione dei servizi di ristorazione collettiva.

Con bando della giunta regionale, che sarà emanato presumibilmente entro la primavera, la legge entrerà a regime permettendo ai comuni di garantire nuovi standard qualitativi dall’anno scolastico 2009/2010.

L’amministrazione comunale di Civita Castellana ha a disposizione il tempo necessario per rivedere i capitolati di appalto e di gestione dei servizi mensa per “riqualificarli” in un’ottica “bio” senza dover incidere sui costi a carico delle famiglie.


Danilo Corazza
Consigliere comunale Rifondazione comunista Civita Castellana

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