Enrico Maria Contardo, consigliere comunale Pdl Copyright Tusciaweb

Riceviamo e pubblichiamo - Sono 24 i piani integrati depositati presso l’amministrazione comunale dal 2005 ad oggi e ai quali bisogna dare una risposta, che sia positiva o negativa si vedrà solamente con l’esame delle pratiche.

Quello che si sta facendo nella preposta commissione consiliare è stabilire dei criteri oggettivi e dei principi con i quali poter operare in trasparenza, prendere visione di tutte le pratiche, attraverso schede sintetiche e planimetrie per poi dare una valutazione complessiva dei progetti, nel caso in cui ci fossero delle proposte che la terza commissione ritiene di approvare, queste dovrebbero essere portate in consiglio tutte insieme.

Personalmente ritengo che prima di arrivare ad approvazioni e bocciature bisognerà definire e quantificare sia la cubatura massima che si vuole dare al prossimo piano regolatore sia la percentuale che eventualmente si ritenesse di mettere a disposizione dei piani integrati.

Credo che utilizzare queste procedure di trasparenza mettendo tutti nelle condizioni di conoscere le pratiche in giacenza presso l’Urbanistica rientri nei canoni della buona amministrazione.

Molti progetti potevano essere esaminati già negli anni passati e fa bene l’assessore Meroi a voler dare un quadro informativo corretto ed esauriente, necessario per una attenta disamina del futuro piano regolatore.

La maggioranza ritiene che i piani integrati non possono essere proposti in zona agricola, non devono essere in contrasto con i Ptp e Ptpr, non devono essere proposti su aree totalmente inedificabili e in edificate, inoltre le opere pubbliche che i privati propongono di realizzare non devono essere strumentali al proprio intervento ma devono avere una valenza tale da portare beneficio a zone più ampie.

Infine contesto il fatto che il capogruppo dell’Udc ritenga che oggi si stia insistendo troppo sui piani integrati, anzi mi chiedo perché essendo la maggioranza dei progetti presentati quando l’Udc aveva l’assessore all’Urbanistica, questi non siano mai arrivati, come oggi in terza commissione quantomeno per una valutazione e una corretta informazione sulle singole proposte.

Da parte nostra non c’è alcuna volontà di “cementificare” la città, ma solo di utilizzare procedure e strumenti corretti per le valutazioni di insieme che è necessario fare per il futuro sviluppo urbanistico di Viterbo.

Enrico Maria Contardo
Consigliere comunale Pdl