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Viterbo - Legge regionale sul reddito minimo garantito - L'intervento del capogruppo Pd alla Pisana al convegno del 19 marzo
Parroncini: "Affrontare la crisi e non nasconderla"
Viterbo - 20 marzo 2009 - ore 15,30

- “La legge regionale sul Reddito minimo garantito si configura come strumento di primaria importanza nel contesto della drammatica crisi che stiamo vivendo”.

Queste alcune parole del discorso tenuto dal capogruppo Pd al consiglio regionale del Lazio Giuseppe Parroncini che, intervenuto giovedì 19 marzo presso una gremita sala congressi Domus della Quercia, ha tracciato le linee caratterizzanti la nuova legge regionale di sostegno al reddito in favore dei disoccupati, inoccupati o precariamente occupati.

“Una iniziativa della Regione che non illude ma da risposte concrete alla gente" ha spiegato, durante l’introduzione, il coordinatore comunale di Viterbo Alvaro Ricci che ha poi lasciato la parola ai relatori del convegno tra cui i rappresentanti provinciali delle sigle sindacali: Miranda Perinelli per Cgil, Fortunato Mannino per Cisl e Giancarlo Turchetti della Uil.

“Passare velocemente ai regolamenti attuativi è ora una priorità e avere oggi il testo definitivo della legge rappresenta una buona notizia in questo senso – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro Alessandra Tibaldi che ha poi anche aggiunto – lavoriamo affinché la Legge possa essere operativa al massimo entro giugno.
Nelle graduatorie inoltre sarà data priorità a chi si renderà disponibile a frequentare corsi di formazione professionale per la ricollocazione o collocazione ex novo nel mondo del lavoro.
Il compito delle istituzioni deve essere quello di capire come agire per fronteggiare una difficoltà che viene da lontano e che si è innestata in un sistema di crisi che dura da anni. L’impegno che mi assumo oggi, insieme con il Pd – ha concluso l’assessore Tibaldi è quello di fare e fare presto, consolidando i rapporti con i territori e agire non nell’interesse del singolo ma di tutti”.

“La Regione – ha spiegato il capogruppo Pd Parroncini - nel lavorare a questa legge si è mossa in un campo delicato e su cui c’è molta attenzione, solo un quinto della popolazione italiana infatti gode di strumenti di tutela in ambito lavorativo, gli altri sono completamente indifesi e manca una regolamentazione. In tutta Europa – ha aggiunto Parroncini – i lavoratori vengono tutelati dai propri governi, ad oggi solo Italia e Grecia non utilizzano strumenti di sostegno per i disoccupati. Siamo di fronte a una crisi senza precedenti, strutturale e non congiunturale, di cui non si prevedono tempi brevi di ripresa e a causa della quale andiamo incontro a scenari drammatici; i consumi sono calati, c’è sfiducia e vero e proprio impoverimento delle famiglie, oggi è più difficile accedere al credito e i primi a rimetterci sono i precari che solo nel Lazio superano le quattrocentomila unità.

Il precario – ha spiegato Parroncini – è l’anello debole della catena, non ha certezze sul futuro, non gode di ferie, infortuni e malattia, precarietà di lavoro – ha aggiunto il capogruppo regionale significa precarietà di vita e molto spesso esclusione sociale. Per questi motivi abbiamo pensato, come Regione – ha spiegato Parroncini – di fare uno sforzo straordinario e destinare notevoli risorse su una legge che mira a garantire un aiuto mensile agli inoccupati, ai disoccupati e ai precariamente occupati.
Non serve nascondere la crisi, ciò che serve è lavorare al fianco dei cittadini e dare risposte concrete, la legge sul reddito minimo garantito – ha concluso Parroncini – è il segnale di una Regione che, con una visione a 360 gradi, si pone al fianco dei più deboli”.


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