- La Cna è diventata socio del Centro ceramica Civita Castellana.

Il presidente provinciale, Enio Gentili, ha firmato l’atto che ufficializza l’ingresso nella società consortile a responsabilità limitata, costituita nel 1981 per promuovere lo sviluppo delle imprese del distretto della ceramica.

E’ una scelta che l’associazione di rappresentanza dell’artigianato e della piccola e media impresa ha compiuto per rafforzare il proprio contributo al processo di innovazione dell’economia locale.

“La decisione di entrare nella società - sottolineano Gentili e il segretario provinciale, Adalberto Meschini - muove da una precisa considerazione: l’aggregazione imprenditoriale è il primo passo da compiere, soprattutto nella fase attuale, per non disperdere il capitale sociale dei territori, poiché consente di mettere in rete conoscenze e capacità, e per superare alcune tra le principali criticità presenti nel nostro tessuto produttivo”.

“Il Centro Ceramica, del quale sono soci, insieme con numerose imprese, tra gli altri, il Comune di Civita Castellana e la Camera di commercio di Viterbo, rappresenta uno strumento importante per favorire l’innovazione di prodotto e di processo e l’accesso ai mercato esteri.

Una opportunità che deve essere immediatamente colta - dicono il presidente e il segretario della Cna - è il recente bando della Regione Lazio con il quale risorse significative sono messe a disposizione delle microimprese, delle piccole, medie e grandi imprese del settore ceramico che presentino programmi di investimento finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica, all’introduzione di nuove tecnologie e all’internazionalizzazione”.

“La nostra scelta - concludono Gentili e Meschini - valorizza, chiaramente, l’artigianato, settore che a Civita Castellana esprime la forza di 460 imprese e circa 2mila occupati, con un indotto importante legato alla stessa industria ceramica.

Anche per questa realtà vitale, che, da sempre, partecipa con intelligenza e determinazione alla crescita e garantisce la tenuta economica, la crisi deve trasformarsi in occasione di cambiamento e di rilancio competitivo”.