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Orte - Urbanistica - Bocciata la proposta di Rc e centro sinistra di riclassificare i terreni di sindaco, assessori e consiglieri
"Gli interessi personali fuori dalla politica"
Viterbo - 20 marzo 2009 - ore 16,15

Riceviamo e pubblichiamo - Nella seduta del consiglio comunale del 19 febbraio 2009, avente all'ordine del giorno l'esame delle osservazioni presentate dai privati al Piano regolatore generale, l'adozione e la trasmissione alla Regione Lazio per la necessaria verifica di conformità, i gruppi consiliari di Rifondazione comunista e del centrosinistra hanno presentato un ordine del giorno con il quale si chiedeva di "riclassificare la destinazione urbanistica dei terreni di proprietà del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali tutti e dei loro parenti e affini fino al sesto grado, riportandola alla previsione del vecchio piano regolatore generale".

In un momento di grande sfiducia verso la politica tutta, in cui sempre più spesso si sente dire "ma tanto sono tutti uguali!", abbiamo voluto lanciare un segnale di moralità e trasparenza, dimostrando che gli interessi personali dovrebbero restare al di fuori di una politica pulita.

La suddetta proposta non è stata purtroppo accolta da una maggioranza che ha voluto proseguire sulla strada di uno strumento urbanistico assolutamente incapace di guardare agli interessi generali.

Soltanto grazie alla presenza in aula di Mauro Primieri, Dino Primieri, Angelo Ciocchetti e Fabrizio Moretti , amministratori che, ai sensi dell'art. 78 del dlgs 267/2000, in quanto portatori di interessi personali, avrebbero dovuto astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado, è stato possibile adottare lo strumento urbanistico.

Crediamo che oltre all'aspetto etico e morale vi sia un altro elemento estremamente preoccupante, il rischio cioè che impugnando la delibera di adozione del Prg qualcuno possa inficiare l'intera procedura.

Per le modalità con cui si sono svolti i lavori del consiglio si è innescato un singolare caso di giurisprudenza amministrativa e la delibera di approvazione del Piano può essere impugnata dai cittadini di fronte alla legge, inficiando l'intera procedura.

Non è un caso che le delibere riguardanti il Prg non siano ancora state pubblicate, a differenza di tutti gli altri atti dello stesso consiglio.

Forse per non permettere ai cittadini e all'opposizione di avere in mano documenti?

O forse per evitare, prima delle elezioni, la sonora bocciatura del Prg stesso a opera della Regione (lo ricordiamo, il Piano si fa beffa degli strumenti di pianificazione regionale, prevedendo asfalto e cemento nei parchi paesaggistici)?

Noi da parte nostra continueremo con un'azione duplice: da un lato di informazione e denuncia, dall'altro di coinvolgimento di tutti i cittadini, anche attraverso una raccolta di firme.

Cosa ne pensa realmente la comunità che finora non è mai stata realmente coinvolta nel dibattito sul piano?
E' ora di restituire voce ai cittadini, è ora di tornare alla democrazia.

La popolazione ha il diritto di esprimersi sullo strumento urbanistico che disegnerà il futuro del proprio territorio.

Noi, dal canto nostro, ci faremo garanti del rispetto di questi diritti.

Gruppo consiliare Pd - centrosinistra Orte
Gruppo consiliare Rifondazione comunista Orte

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