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Viterbo - Provincia - Presentato il piano di valorizzazione del patrimonio
Una cittadella amministrativa
Viterbo - 23 marzo 2009 - ore 13,25

L'assessore Rizzello
- Obiettivo, creare una cittadella amministrativa per ridurre i disagi degli utenti e contemporaneamente iniziare a ottimizzare l’utilizzo degli immobili della Provincia.

E’ il piano di valorizzazione del patrimonio di palazzo Gentili, presentato stamattina dal presidente Alessandro Mazzoli e l’assessore al Patrimonio Antonio Rizzello.

“Questo – ha detto Mazzoli – è il risultato di un lavoro di due anni, iniziato con una ricognizione degli immobili effettuata per la prima volta nella storia dell’ente, in quanto non esisteva un quadro complessivo.

Un lavoro complesso ma oggi concluso, che ci ha portato anche ad avere una stima del nostro patrimonio”.

“Realtà come Genova o Milano – ha proseguito Rizzello – già da anni si sono dotate di questo strumento. Il piano si divide in due: da una i beni indisponibili e dall’altra quelli disponibili”.

I primi sono tali in quanto utilizzati per funzioni strategiche. Si tratta uffici, scuole, palazzi per la cultura, come quello degli Alessandri e Torre Scacciaricci.

Tra questi c’è anche il Palazzaccio, che sarà sede di ulteriori uffici, “nell’ottica di un miglioramento dei servizi e di risparmio sugli affitti di altre sedi non di nostra proprietà.

Creeremo così una sorta di cittadella amministrativa, utile anche a ridurre i disagi degli utenti”. I secondi sono invece quelli con una rilevanza non strategica, ma non necessariamente oggetto di alienazione. “Come ad esempio il palazzo della prefettura, che svolge una funzione istituzionale che rimarrà tale”.

Altri esempi, le tre colonie di San Martino al Cimino, Tarquinia e Bolsena, affidate rispettivamente a Eta Beta e Juppiter, Avad, con quella di Bolsena oggetto di un progetto per la creazione di un laboratorio ecoambientale, in linea con la vocazione turistica del territorio.

Tra gli immobili disponibili troviamo la caserma dei Carabinieri di Pescia Romana: il Comune di Montalto di Castro ha trovato un immobile diverso per i militari dell’Arma, quindi è ipotizzabile un utilizzo che guardi alla valorizzazione turistica.

Altri casi simili sono Palazzo Chigi Albani di Soriano nel Cimino, in comproprietà Comune-Provincia, per il quale pensiamo alla modifica di destinazione d’uso per attrarre investimenti dei privati per la ristrutturazione; o la Cantina didattica di Bagnoregio, mai utilizzata in quanto non è stato allacciato l’impianto fognario; o l’attuale sede del liceo scientifico di Viterbo, da alienare per l’acquisto della nuova struttura che dovrà ospitarlo. In tutti questi casi – ha continuato Rizzello – procederemo in accordo coi Comuni per una modifica della destinazione d’uso”.

Ecco il perché. “A Bagnoregio, oggi ha ancora senso una cantina didattica? Dobbiamo ragionarci insieme al Comune. Sulla sede del liceo del capoluogo, chi l’acquisterà presumibilmente chiederà una nuova destinazione d’uso, diversa da quella relativa alla scuola, per aumentarne il valore.

Stesso discorso per la caserma dei Vigili del fuoco. E’ più corretto, allora che sia la Provincia a proporre fin da ora una nuova ipotesi di destinazione, anche per evitare speculazioni. Ovviamente spetta ai rispettivi consigli comunali accogliere o meno la proposta”.

“Le risorse che arriveranno dalla razionalizzazione, dismissione e valorizzazione degli immobili – ha concluso Rizzello – non serviranno per fare cassa su altre situazioni, ma verranno sempre reinvestite nel sistema patrimonio della Provincia”.

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