- "I margini per un intervento che possa salvare questa vasta area protetta sono veramente limitati".

Così il professor Giuseppe Nascetti dell’Università della Tuscia di Viterbo ha lanciato l’allarme erosione marina nella zona delle ex saline di Tarquinia, 170 ettari.

"Occorre intervenire subito con una robusta opera di protezione - ha detto Nascetti -. Altrimenti andranno persi anni di lavoro e quel che più conta testimonianze storiche antichissime".

Lo stesso Nascetti ha sottolineato che se non si interverrà tra tre anni andrà persa gran parte dell’area naturale protetta dove sostano e si riproducono ogni anno centinaia di specie protette di volatili.

Inoltre, proprio nelle ex saline di Tarquinia, sorgeva un importante impianto di produzione di sale voluto da Papa Pio VI tra la fine del XVII e gli inizi del XIX secolo.

L’Università della Tuscia è da anni impegnata al recupero e alla salvaguardia di questa zona istituita a riserva naturale nel 1980. Qui ha realizzato anche un museo del mare.

Anche l’unione Europea ha finanziato importanti lavori di restauro.

Ora tutto rischia di scomparire se non sarà arrestata l’erosione marina.

L’appello è lanciato alla Regione e al governo.