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Viterbo - La proposta lanciata da Vincenzo Ceniti e Rosvaldo Giubileo, presidente di "Tevere Promotion"
Un centro interregionale di turismo a Orte
Viterbo - 23 marzo 2009 - ore 20,00

Riceviamo e pubblichiamo - Orte, metà ternana e metà viterbese, nodo strategico al centro d’Italia per i collegamenti ferroviari e stradali nord-sud ed est-ovest, si appresta a vivere una stagione di ampie prospettive economiche con il completamento della trasversale per Civitavecchia e la realizzazione dell’aeroporto di Viterbo che daranno un notevole impulso al suo sviluppo turistico.

Preziosi i contributi (in parte già assicurati) che offriranno da parte loro i centri commerciali ed artigianali, la zona industriale e il centro merci.

“Il suo scopo statutario – precisa Rosvaldo Giubileo, presidente di “Tevere Promotion”, un consorzio di vecchia data e largamente collaudato – è quello di promuovere il turismo interno ed estero grazie a solidi attributi artistici e ambientali cui fanno da sponda, soprattutto a Orte, autentiche tradizioni locali e prodotti agro-alimentari di qualità”.

Ne sono eloquente testimonianza l’ente “Ottava medioevale” (notevoli le manifestazioni gastronomiche e culturali della prima settimana di settembre) che ha sede nello storico palazzo Roberteschi, la presenza di un centro termale, quella di uno dei primi musei d’arte sacra della Tuscia e apprezzabili attività musicali supportati da un organo monumentale (il più antico del Viterbese) collocato nella cattedrale.

Una potenziale attrazione è, anche, rappresentata dal Tevere, non solo per i resti del porto romano di Seripola (oggi scarsamente fruibili) in località Penne, ma anche per le opportunità che favorirebbe la sua eco-navigazione a scopi turistici, lungo anse di rara bellezza ambientale. Ma c’è di più.

La storica cittadina è pronta ad accogliere una sezione dell’Università degli Studi della Tuscia, con la messa a disposizione di ambienti appositamente ristrutturati per le attività didattiche.

Gli annosi limiti della ricettività nel centro storico (la maggior parte degli alberghi è presso il casello autostradale) sono stati in parte risolti da una provvidenziale rete di bed & breakfast che aspetta solo di essere organizzata in un “albergo diffuso” (come recitano le attuali legislazioni), stante anche la presenza di un nuovo parcheggio e di altri servizi di supporto come trattorie e pub.

Sarebbe un sogno, per Giubileo, realizzare un centro interregionale turistico di assistenza e promozione per l’area di pertinenza umbro-laziale proprio ad Orte.

Negli anni Settanta, l’allora Ept di Viterbo fu antesignano di una iniziativa similare, quando avviò un punto di accoglienza nell’area di servizio autosole di Tevere Ovest nel comune di Civitella d’Agliano.

L’iniziativa, apprezzabile per quei tempi, non sarebbe oggi più proponibile poiché l’asse strategico si è nel frattempo spostato a Orte, snodo cruciale per i collegamenti con il Tirreno e l’Adriatico.

“E’ qui - aggiunge Giubileo – che avrebbe senso un polo turistico di smistamento, non solo turistico, da attivare con l’interessamento delle regioni interessate (Lazio ed Umbria) e il concorso degli enti locali”.

Si sono finanziati molti progetti interregionali sui temi più disparati (termalismo, congressualità, turismo montano, lacuale e marino, etruschi, cammini della fede ecc.), ma nessuno ha mai pensato di organizzarne alcuni di assistenza turistica nei punti più strategici d’Italia per informazioni professionali, prenotazioni alberghiere, prevendite ecc. che, peraltro, sarebbe reso oggi più efficiente da moderne e sofisticate tecnologie. Rimane sempre la speranza.

Vincenzo Ceniti

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