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Viterbo - Il comitato Roma-Firenze chiede l'intervento delle istituzioni
I pendolari ancora sul piede di guerra
Viterbo - 24 marzo 2009 - ore 15,30

Riceviamo e pubblichiamo - Mentre prosegue la corsa del Frecciarossa che inaugura la tratta Milano-Roma in 3 ore con ospite d’onore il Presidente Berlusconi e il Ministro Matteoli accompagnati dall’A.D. di Trenitalia Moretti, i pendolari continuano a piangere!

I recenti ennesimi gravi disagi, portati alla luce delle cronache dai giornali degli ultimi giorni, dovrebbero rendere ormai chiaro all’opinione pubblica quale sia l’odissea che ogni giorno si vive sui treni e, soprattutto quali fosche prospettive riservi il futuro del trasporto: linea lenta, meno treni, allungamento dei  tempi di percorrenza, aumento delle tariffe. Nessun futuro accettabile e dignitoso quindi.

I pendolari, come cittadini, chiedono che ci sia una vera attenzione ad un problema che non riguarda soltanto una categoria di persone, ma che deve interessare tutti perché i piccoli centri come Orvieto, Chiusi, Arezzo, Orte, Viterbo resteranno ai margini, isolati, tagliati fuori della possibilità di accedere a un progresso sostanziale quale l’Alta Velocità.

E ciò segnerà un fallimento per tutti, in termini economici, sociali, ambientali, significherà un ritorno indietro nel tempo di oltre 100 anni.

Allora torniamo a chiedere a chi si era impegnato nelle numerose occasioni pubbliche di incontro dei mesi scorsi e più recentemente tramite la stampa di concretizzare le promesse!
 
Chiediamo per l'ennesima volta al sindaco di Orvieto e ai sindaci dei territori interessati di coordinarsi insieme, sull’esempio dei sindaci delle realtà del Nord Italia, per denunciare pubblicamente sulla stampa nazionale le condizioni in cui quotidianamente i pendolari si trovano a viaggiare e le drammatiche conseguenze che l’introduzione dell’Alta Velocità comporterà nella tratta della Direttissima RomaFirenze.

Alle Istituzioni territoriali, alle Province di Terni e Viterbo in particolare, di farsi promotrici da oggi di un coordinamento tra comitati pendolari a livello nazionale, di mettere a disposizione l’Ufficio legale per tutelare i pendolari nelle loro azioni.

Bisogna dare atto che la Provincia di Terni ha risposto ad alcune richieste dei pendolari, qualila richiesta di un coinvolgimento diretto della Presidente Lorenzetti, la convocazione dei Comitati pendolari del centro-nord, l’ipotesi di richiedere a Trenitalia un confronto con la Provincia di Terni sul piano regionale dei trasporti. Bene! Ma ora concretizzi, ci dimostri che oltre alle parole seguono fatti!

Ai Presidenti delle Regioni Umbria e Lazio di pronunciarsi in merito al problema, di prendere una posizione esplicita nei confronti di Trenitalia, chiedendo, se necessario, come succede in altre regioni italiane delucidazioni all’azienda sulla penalizzazione prevista per i territori umbri e laziali. Anche perchè siamo convinti che, a differenza di quanto ripete Moretti in ogni intervista, il trasporto dei pendolari non debba essere esclusivamentea carico delle Regioni. 

Ai Deputati del territorio di proseguire nel sottolineare al governo la gravità del problema e di presentare da subito atti per garantire la continuità del servizio ferroviario nella tratta Roma-Firenze

Chiediamo infine  tutti indistintamente si appoggiarci apertamente nelle manifestazioni che saranno necessariamente messe in atto nei prossimi mesi, al fine di dare spessore a azioni civili, ma forti.

Ribadiamo che le nostre richieste non nascono oggi, ma che sono state più volte discusse e accettate da tutti i soggetti chiamati in causa.
 
Ricordiamo e sottolineiamo inoltre che purtroppo non possiamo più essere solo noi pendolari ad interloquire contro i colossi Stato - Ferrovie, ma bensì i soggetti istituzionali che possono far valere un peso ben diverso dai vari Comitati ed Associazioni.

Comitato pendolari RomaFirenze

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