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Asl - Il direttore Aloisio replica alla Allegrini
Liste d'attesa, la Regione crede al progetto
Viterbo - 24 marzo 2009 - ore 17,30

- “La Regione Lazio ha dato ampie garanzie che, nell’immediato futuro, il progetto di sperimentazione per la riduzione delle liste d’attesa relative alle prestazioni specialistiche sarà nuovamente e adeguatamente finanziato.

Confidiamo presto, quindi, di poter aprire le agende al Cup per l’erogazione di questi specifici servizi. Nel frattempo, tuttavia, sono state attivate delle procedure consolidate per far fronte in maniera positiva e tempestiva agli eventuali casi di patologie urgenti”.

Il direttore generale della Ausl di Viterbo, Giuseppe Aloisio, interviene sollecitamente per smorzare l’allarme lanciato dalla senatrice Laura Allegrini sulla chiusura del progetto di sperimentazione per l’abbattimento delle liste d’attesa tramite il coinvolgimento di alcune strutture private.

“E’ vero che la Ausl di Viterbo – prosegue Aloisio - con delibera 356 del 4 marzo 2009 aveva provveduto a interrompere temporaneamente l’attività di sperimentazione per l’abbattimento delle liste d’attesa in un momento in cui non erano stati ancora stabiliti, da parte della Regione Lazio, i livelli di spesa che l’azienda avrebbe potuto sostenere per questo specifico progetto relativamente all’anno 2009.

Tuttavia, immediatamente dopo l’approvazione della delibera, abbiamo presentato un nuovo provvedimento alla Regione Lazio (delibera 405 del 14 marzo) nel quale è stata avanzata una richiesta di autorizzazione e di finanziamento per un progetto analogo al precedente che, come è stato evidenziato, ha prodotto notevoli risultati di eccellenza abbassando sensibilmente i tempi di attesa”.

E dalla Regione sono giunte rassicurazioni di un pronto stanziamento di fondi per il lotto che si riferisce alle attività specialistiche.

“Ciò nonostante, all’interno della delibera 356 – conclude il direttore generale Aloisio - abbiamo appositamente introdotto delle norme cautelative volte a soddisfare eventuali richieste di prestazioni delicate e legate a patologie specifiche. D’altra parte, la direzione strategica della Ausl di Viterbo, pur di fronte a scelte obbligate di riorganizzazione finalizzate a una maggiore ottimizzazione delle risorse a disposizione, non ha mai diminuito la qualità e la quantità dei servizi destinati alle urgenze. Anzi, semmai è stato il contrario”.

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