Riceviamo e pubblichiamo - Contravvenendo alla consegna del silenzio che ci eravamo imposti da tempo, rispetto ai toni allusori che il consigliere provinciale Francesco Battistoni ha più volte usato, per quanto riguarda la questione della centrale a biomasse di Tuscania, riteniamo opportune alcune riflessioni, anche per non lasciare spazio a nessun pensiero malevolo.

Fermo restando che continuiamo a ritenere ottima l’idea di una commissione provinciale d’inchiesta sulla vicenda, crediamo, a questo punto, che i compiti di tale organo istituzionale dovrebbero essere ampliati a un arco temporale più largo, con la facoltà di andare a verificare usi e metodi della passata amministrazione, con particolare riferimento al settore Ambiente.

Del resto, proprio perché la politica del sospetto non ci appartiene, siamo pronti a confrontarci pubblicamente, su qualsiasi argomento, quando e dove il consigliere Battistoni ritiene opportuno.

Senza entrare, quindi, nel merito della procedura amministrativa che sta accompagnando il progetto, se non altro per rispetto di chi è chiamato a decidere, ed evitando di mischiare le mele e le pere, come Battistoni invece fa, ricordiamo solamente che l’adesione al progetto di massima dell’allora vicesindaco di Tuscania, Giuseppe Brachetti, fu dovuta a una iniziale, inevitabile, apertura di credito nei confronti di chi prometteva enormi benefici per il territorio.

Tale benevolenza, però, si tradusse, mano mano che i contorni della questione si manifestavano, prima in una forte perplessità, quindi in un aperto dissenso, il cui frutto furono le dimissioni dalla carica e l’uscita dalla maggioranza da parte del vicesindaco.

Non esiste nessun’altra interpretazione possibile, e certamente non è stato un caso se l’amministrazione Cappelli è stata premiata dagli elettori, proprio sul punto qualificante del no alle biomasse.

Questa è la verità incontrovertibile.

Piuttosto, considerato che almeno fino a giugno Battistoni e sindaco di Proceno, e visto il favore con cui la guarda, perché non propone di ospitare lui la centrale?

Sicuramente i concittadini gliene sarebbero grati: ma forse, sul suo territorio, o nei paraggi, gli interessano di più altri tipi di impianti.

La segreteria provinciale della Rosa per l’Italia