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Tarquinia - Lancia l'allarme Alessio Gambetti, residente del Borgo delle Saline
"Porto Clementino, mille anni di storia a rischio"
Viterbo - 28 marzo 2009 - ore 12,10

Riceviamo e pubblichiamo - “Eretto intorno al X secolo d.c., le mareggiate hanno segnato la storia delle riparazioni del Porto Clementino – afferma Alessio Gambetti – infatti i lavori di riparazione alla struttura derivati dall’azione continua ed aggressiva del mare sono documentazione di una ricostruzione per il Porto che si muove nei secoli.

Nel 1754 l’architetto dell’Annona Giuseppe Pannini avviò dei lavori che portarono alla costruzione del piazzale inferiore per rinforzare la struttura dall’azione del mare.

Nel 1818 l’architetto Francesco Bruschi Falgari, testimonia che a causa dei flutti marini e delle burrasche fu danneggiata la struttura di rinforzo a mare.

Nel 1867 fu incaricato l’ingeniere Francesco Dasti di redigere un rapporto sullo stato di conservazione della struttura segnalando nuove proposte di consolidamento.

Nel 1894 la sottoprefettura di Civitavecchia sollecitava l’amministrazione comunale a procedere alla manutenzione del Porto stendendo una perizia sui lavori eseguiti fino a quel momento presso la struttura.

Tra il 2000 – 2002 fu fatto un consolidamento della struttura da parte della sovrintendenza.

Nel 2009 la struttura ha subito seri danni – afferma Gambetti – il cordone semicircolare di pietre squadrate “a coda di rondine”, è franato in mare rendendo la struttura priva dei contrafforti ; il muro a sud del piazzale superiore è stato eroso in modo evidente provocando il distaccamento delle pietre basse del muro se l’erosione continua il muro è destinato a crollare.

La struttura necessita un intervento di consolidamento urgente altrimenti per i danni subiti e che continuerà a subire per l’azione continua del mare che è avanzato sul tratto del litorale in modo evidente provocando danni su tutto il tratto costiero di Tarquinia, Porto Clementino è destinato a scomparire.

Porto Clementino è un simbolo prima che un sito storico-archeologico per Tarquinia Lido – afferma Gambetti - ed insieme all’antico Gravisca, le Saline e il basamento della Torre di Corneto si può lavorare perché si realizzi un attrattore storico-culturale per il litorale e queste ricchezze archeologiche ne sono una dimostrazione.

Punto focale per il commercio del grano verso Roma e tutto il mediterraneo, Porto Clementino è arrivato fino ai giorni nostri attraverso la memoria della storia, salvarlo significa salvare un pezzo di storia della nostra città.”

Alessio Gambetti
Residente Borgo delle Saline

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