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Viterbo - Il congresso provinciale elegge Marco Trulli nuovo presidente
Rom, l'Arci bacchetta i sindaci di sinistra
Viterbo - 2 marzo 2009 - ore 13,10

Marco Trulli
Riceviamo e pubblichiamo - Presso il Circolo Arci Officina Belushi, si è tenuto il congresso provinciale di Arci Viterbo.

Oltre a numerosi circoli Arci, a responsabili dell’associazionismo locale, ai rappresentanti dei comitati Arci di Roma, Milano, Rieti e Civitavecchia, sono intervenuti diversi esponenti politici tra cui il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, il capogruppo del Partito democratico al consiglio regionale Giuseppe Parroncini e il vicesindaco di Corchiano Livio Martini, che hanno sottolineato l’importante ruolo dell’Arci per la promozione culturale e sociale nel territorio viterbese.

Hanno portato il loro saluto anche i rappresentanti di Rifondazione comunista e dell’Associazione per la Sinistra nella Tuscia.

Il congresso è iniziato con la relazione di Paolo Negretti, presidente uscente, che ha evidenziato la crescita sostanziale dell’associazione in questi anni, dovuta anche alla nascita di circoli molto attivi come la stessa Officina Belushi.

L’associazione negli ultimi anni ha realizzato un processo di costruzione di una rete articolata di enti e partner per la realizzazione di progetti culturali e di solidarietà tra Viterbo e provincia.

I diversi settori dell’associazione, dalla cooperazione internazionale, al tesseramento, dalla cultura alla solidarietà, hanno presentato delle relazioni che parlano di un’associazione che si muove sui diversi fronti sempre all’insegna della partecipazione, della promozione sociale, della rivendicazione di un modello di società accogliente e solidale.

Da questo punto di vista, gran parte del congresso si è incentrata proprio sul tema dell’accoglienza, in particolare sulla possibilità della realizzazione di un insediamento rom a Tarquinia.

In merito, a ciò Alessandra Capo, responsabile del settore solidarietà, ha espresso il disappunto dell’Arci per i toni utilizzati da parte di alcuni amministratori della sinistra viterbese relativamente alla possibilità dell’arrivo dei rom.

L’Arci ribadisce la vocazione all’accoglienza del territorio della Tuscia, proponendo soluzioni di accoglienza differenti da quelle dei campi rom.

Il congresso è terminato con la relazione del nuovo presidente, Marco Trulli, eletto all’unanimità.

La nuova sfida che l’Arci deve sostenere, ha dichiarato il neoeletto, è quella della promozione di un luogo in cui l’Associazione, insieme ad altre realtà del territorio, realizzi una sorta di polo della cultura e dell’associazionismo, rivendicando così in modo efficace la necessità di spazi per proposte culturali alternative, per produzioni culturali e artistiche del territorio.

Quest’obiettivo rientra pienamente nell’impegno per la costruzione di pratiche di partecipazione e di cittadinanza attiva e deve essere finalizzato ad implementare la carente offerta culturale del territorio, con un progetto differente, teso a sostenere il protagonismo sociale e culturale dei giovani, un modo diverso di vivere la città, di praticare cittadinanza.

Arci

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