Il capitano Marco Ciervo Copyright Tusciaweb

- Una donna di 35 anni di Vitorchiano, è stata denunciata dai carabinieri della locale stazione alla Procura della Repubblica di Viterbo per simulazione di reato e tentata truffa.

La donna, circa una settimana fa si era recata presso i carabinieri di Bagnaia dicendo che, mentre a bordo del suo ciclomotore percorreva strada Acquabianca da Vitorchiano a Bagnaia, era stata avvicinata da un’autovettura che l’aveva obbligata a fermarsi.

Dall’auto, sulla quale secondo il racconto della donna viaggiavano due uomini, era poi sceso il passeggero che le aveva strappato il marsupio contenente la somma di 2400 euro che la stessa si stava recando a depositare in banca.

A destare subito i sospetti da parte dei militari dell’Arma è stato il forte ritardo con il quale la donna aveva denunciato il reato.

La donna infatti, pur in possesso del proprio telefono cellulare, invece di dare l’allarme, era ritornata con il motorino a Vitorchiano per poi, con tutta calma recarsi nuovamente a Bagnaia per denunciare la patita rapina.

Anche il fatto di essersi rivolta ai carabinieri del paese vicino e non a quelli di Vitorchiano, che conoscevano le sue precarie condizioni economiche, ha insospettito ulteriormente i carabinieri.

Di fronte alle contestazioni, la donna ha ammesso di essersi inventato tutto al solo fine di ottenere un risarcimento dall’assicurazione e tamponare i propri debiti con la banca.