- “La riunione convocata per il giorno 2 marzo 2009 alle ore 15 è rinviata per ragioni tecniche. La nuova data verrà comunicata quanto prima”.

Così la nota che il ministero dello Sviluppo economico ha inviato a Provincia, Camera di Commercio e parti sociali per rimandare il confronto sulla crisi del distretto ceramico di Civita Castellana.

“In una fase tanto critica per l’economia e in cui tutte le attività produttive sono in affanno, occorre – commenta il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli –affrontare la situazione del polo industriale con serietà e concretezza, per dare risposte alle imprese, ai lavoratori, al tessuto economico e sociale.

Ci lascia perplessi che il ministero abbia rinviato la discussione senza fissare contestualmente una nuova data. Confidiamo in una convocazione il prima possibile per sederci intorno a un tavolo e iniziare un confronto che sia proficuo e fattivo”.

“Le imprese e i lavoratori del Distretto industriale di Civita Castellana – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – attendono ormai da tempo misure adeguate per affrontare la grave crisi che da alcuni anni colpisce il comparto della ceramica.

L’obiettivo, ampiamente condiviso da istituzioni locali, associazioni di categoria e sindacati, è quello di dar seguito al riconoscimento dello stato di crisi attraverso il finanziamento di una serie di progetti finalizzati a una ridefinizione produttiva dello stesso Distretto.

In tal senso nelle imprese, e non solo, si teme che ogni rinvio da parte del Ministero dello Sviluppo possa portare a uno situazione di crisi irreversibile per il più importante distretto industriale laziale, considerato il primo polo produttivo italiano dell’arredo bagno”.