- Una gara da dentro o fuori. E’ quella che dovrà affrontare la Vigor Acquapendente, mercoledì 1 aprile calcio d’inizio ore 16.00, per cercare di raggiungere la finalissima di Coppa Lazio. E coltivare numerosissime ambizioni, in caso di vittoria finale, di approdare in Promozione anche senza vincere il Campionato. Avversario nel match valido come semifinale di ritorno, la formazione del Cava Dei Selci.

Che, onestamente, già all’andata, ha sudato le “proverbiali sette camicie” per aver ragione della coriacissima formazione del Presidente Gilberto “Zoe” Serafinelli. La casistica comunque parla chiaro. Il piccolo vantaggio di 2-1 accumulato dalla formazione di Perusiti all’andata fornisce due possibilità ai marinesi: il pareggio o la vittoria con qualsiasi risultato.

Per i viterbesi possibilità solo di vittoria (anche per 1-0 anche nel caso non subisse reti o con due di scarto nel caso gli ospiti andassero alla realizzazione). L’ultima “tappa di avvicinamento” all’importantissima sfida, parla di due squadre in perfetta forma.

In grado di far tremare le “corrazzate Campionato”. Davvero stupendo il pareggio della Vigor ottenuto sul campo di una Caninese strafavorita per la vittoria finale in Campionato. Non da meno lo 0-0 casalingo di un Cava che ha rallentato la “corsa primo-posto” del Falasche (marinesi in campo con Troisi, Fanasca, Cardelli, De Martino, Porcacchia, Moretti, Sargentoni, (28° st Trevisaini), Stornaiuolo, Mollica, Buzi (4° st Caranfa), Fognani (20° st Neroni) ed in panchina Fabiani, Marroni, Pozzi, Vinciguerra).

Nel lasso di tempo passato tra la gara di andata e questa di ritorno, le statistiche si sono cristallizzate a favore dei romani. Il Cava De Selci è terza in classifica nel Girone D (appaiata al Real Tuscolano con 42 punti). La Vigor è ottava nel Girone A con 36. 11 le vittorie del Cava contro 10 degli aquesiani. 9 i pareggi del Cava contro i 6 degli aquesiani. Ma, soprattutto, solo 5 sconfitte contro le nove degli aquesiani.. La Vigor ha segnato più reti (37 contro 34) ma ne ha subite di più (36 contro 22). Per una differenza reti giallolbù di +1 contro quella capitolina pari a +12.