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Viterbo - Il consigliere del Pd suona la sveglia a Marini
Quintarelli: “Sulle frazioni il Comune è latitante”
Viterbo - 30 marzo 2009 - ore 19,30

Riceviamo e pubblichiamo - Rivolgo un appello all'amministrazione comunale perché che diventi consapevole della situazione di degrado urbano, che sta violando le norme condivise riguardanti gli spazi pubblici, e contribuisce a creare una immagine ostile di molte parti del territorio.

Accumuli di sporcizia, rifiuti abbandonati, panchine sfondate, graffiti sui muri, pubblica illuminazione carente, buche e marciapiedi inagibili, caditoie ostruite con allagamenti delle strade in caso di pioggia: non è questa l’immagine di un paese del terzo mondo ma, parafrasando “io speriamo che me la cavo”, Viterbo è più terzo ancora: questa è l’immagine sintetica della nostra città.

Siamo riusciti a farci parlare dietro anche per la Macchina di S.Rosa, che forse nella nuova versione sfilerà il tre settembre, ma sicuramente al prezzo di molti dubbi.

Anche le segnalazioni sulla stampa quotidiana indicano una grave situazione di deriva, come per il caso del bambino che dorme sotto i ponti.

Il sindaco ha nominato assessori e conferito delega a consiglieri per molti degli aspetti evidenziati, che riguardano anche e soprattutto i territori frazionali.

Bagnaia, La Quercia, S.Martino, Tobia, Grotte S.Stefano, Fastello, S.Angelo e Roccalvecce sono totalmente abbandonate a sé stesse. E, tra l’altro, saranno vittime di una scellerata politica di bilancio che, per motivi di cassa, porterà alla vendita di numerosi “gioielli” siti nel loro territorio.

Si evidenzia ormai una assenza cronica da parte dell'amministrazione comunale, assente anche nei momenti più significativi nella vita di quelle comunità, rappresentati da molti eventi snobbati da tutti.

Manca una seria ed effettiva volontà di programmare la attività amministrativa dell’Ente e dire che si naviga a vista non sembra una considerazione particolarmente avventata, anche perché tra poco forse resteremo appesi ad una tavoletta nel mare tempestoso del quale non sembra accorgersi quella maggioranza votata dai viterbesi che invece si compiace solo di sé stessa.

Svegliatevi e cominciate anche a pensare alla collettività e ai bisogni della gente, a Viterbo e nelle frazioni, contando anche sulle forze migliori delle nostra società disponibili a collaborare.
Valorizziamo i patrimoni culturali, usiamo l’edilizia non solo per i piani integrati a Viterbo Città, creiamo opportunità di lavoro a livello agricolo e artigianale in modo da frenare una emigrazione selvaggia che sta spogliando intere zone periferiche del nostro territorio.

Creiamo un tavolo di lavoro non per perdere tempo in chiacchiere, ma per un confronto tra tutte le forze politiche nel superiore interesse della collettività che ci ha votato, dando assoluta priorità ai territori frazionali che, a causa anche della avvenuta soppressione delle circoscrizioni e dell’operato dei politici preposti non proprio all’altezza, stanno perdendo i contatti con un consono sviluppo territoriale.

Mario Quintarelli
Consigliere comunale Pd

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