Riceviamo e pubblichiamo -
Se Maometto non va alla montagna è la montagna che va da Maometto.
Come si fa a sensibilizzare i giovani sull'importanza della donazione di sangue?
Come si può conciliare la necessità di divulgare il credo dell'Avis con le esigenze, i mutati spazi aggregativi e gli strumenti di socializzazione dei giovani?
Semplice. Se loro non vengono in sezione noi andiamo da loro, frequentiamo le loro piazze, i loro luoghi aggregativi.
Compresi quelli presenti sul web, come Facebook. Che negli ultimi tempi ha registrato picchi di navigatori tali da indurre l'inventore a mettere una sorta di tassa di navigazione.
Quale migliore occasione allora per parlare di Avis in una platea sterminata di possibili nuovi donatori?
Basta con volantini e opuscoli. Stop a fotocopie e messaggi ciclostilati. Largo a internet, email, sms e quant'altro.
In questo momento di grandi cambiamenti bisogna correre ai ripari. E adeguarsi.
Questa crisi che sta attanagliando in modo pesante il mondo economico, industriale, politico e sociale, sta minando anche alcuni valori come quelli della donazione di sangue.
Occorre, a mio giudizio, cercare tutte le vie per affermare e sostenere l'importanza del gesto della donazione. Gesto che può addirittura salvare una vita umana.
Non tutti sanno che la legge tutela i donatori dando loro la possibilità di usufruire di particolari permessi.
Si può donare massimo quattro volte l'anno e dopo aver compiuto il gesto non solo ci si sente molto meglio sia a livello fisico che sotto il profilo dello spirito, ma si è costantemente controllati sotto quello medico.
Cosa mi aspetto dai giovani? Molto.
Si fa un gran parlare di qualunquismo, di pochezza dei valori da parte dei ragazzi d'oggi. Questo non è assolutamente vero. Non bisogna generalizzare.
Ci sono, per esempio, alcuni ragazzi della società Bassano calcio che, a seguito di singoli colloqui, hanno compiuto questo passo, segno che, in certi casi, sono predisposti mentalmente ma, evidentemente, gli manca, per svariati motivi, tanto così per presentarsi in sede e compiere il grande salto.
Cosa mi aspetto? Se grazie a questo messaggio uno, solo uno dei ragazzi si presenterà in sezione, si sarà raggiunto un ottimo risultato.
Alfredo Boldorini
Consigliere Avis