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Viterbo - Interviene il Garante dei detenuti del Lazio Marroni
Tecnici senza stipendio, rischia il blocco radiologia a Mammagialla
Viterbo - 3 marzo 2009 - ore 13,27

Il carcere di Mammagialla
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- "Ho scritto al direttore generale della Asl viterbese affinché si adoperi per evitare il blocco di un servizio fondamentale per la salute dei detenuti". Il garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, interviene per il fermo della radiologia a Mammagialla.
 
Senza stipendi dallo scorso mese di settembre, i tecnici di radiologia che operano all'interno del carcere "Mammagialla" hanno annunciato che, da mercoledì 4 marzo, cesseranno ogni tipo di prestazione all'interno della struttura.

La notizia è stata diffusa proprio dal garante dei diritti dei detenuti del Lazio Marroni che ha ricevuto la comunicazione dal responsabile dell'area sanitaria delcarcere, dottor Franco Lepri.

 
"Ho subito inviato una lettera al vicepresidente della giunta regionale Esterino Montino e al direttore generale della Asl Viterbese - ha detto il garante - invitando ognuno per quanto di propria competenza ad adoperarsi affinché si arrivi al pagamento delle spettanze dei tecnici e venga scongiurato il blocco di un servizio fondamentale per la tutela del diritto alla salute dei detenuti".
 
Dopo il passaggio, lo scorso ottobre, delle competenze della medicina penitenziaria al servizio sanitario nazionale, spetta alle singole regioni - attraverso le Asl di competenza - garantire il diritto allasalute nelle carcere attraverso la gestione di tutti glia spetti a ciò connessi (strutture, personale, prestazioni etc).
 
"Il rischio che si corre con la sospensione del servizio di radiologia in carcere - ha aggiunto Marroni - è che, per tutelare la salute dei detenuti, bisognerà chiedere l'invio dei reclusi in ospedale ogni volta che sarà necessaria una radiografia, con aggravi di lavoro e di costi legati all'utilizzo dellapolizia penitenziaria e di disagi e paure per i cittadini che frequentano l'ospedale di Belcolle".

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