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Viterbo - Interviene un gruppo di docenti
"Non vogliamo adattarci a una scuola così"
Viterbo - 3 marzo 2009 - ore 18,10

Riceviamo e pubblichiamo
- I provvedimenti del Governo eliminano l’autonomia scolastica perchéintervengono direttamente sui modelli organizzativi e didattici della Scuola Pubblica.

Iinfluiscono pesantemente sulla qualità dell’offerta formativa compromettono le competenze progettuali dei Collegi Docenti impoveriscono i contenuti previsti dai Piani di Studio e delle Indicazioni per il curricolo che segnano impostazioni pedagogiche realizzano una completa destrutturazione dell’organizzazione scolastica oraria, didattica e educativa in atto.

Nella Scuola dell’infanzia

La possibilità di anticipare l’iscrizione alla Scuola dell’Infanzia a due anni e mezzo non rispetta il diritto dei bambini ad avere assicurati ambienti educativi “pensati” per la loro età.

L’anticipo modifica l’identità culturale e pedagogica della Scuola dell’Infanzia
Sono ignorati gli obiettivi assegnati a Lisbona agli Stati membri dell’UE che sottolineano l’importanza dell’incremento delle “sezioni primavera”per consentire al Paese di recuperare il terreno perduto sul fronte dei servizi per l’infanzia.

Nella Scuola Primaria

Si cancella: la positiva esperienza dei moduli, la collegialità del gruppo docenti, intesa come risorsa di professionalità che permette di porre attenzione alle situazioni di disagio, disabilità, disturbi dell’apprendimento, interculturalità, eccellenze.

La contemporaneità come strumento dell’attività didattica(esperienze extracurriculari, laboratori, progetti, visite guidate…)

Si attua un peggioramento drastico dell’offerta formativa interferendo con le scelte organizzative già operate nella scuola e dalle famiglie poiché il coinvolgimento delle classi successive alla prima porta di fatto a modificare sostanzialmente il POF in base al quale i genitori hanno iscritto i figli a scuola.

Si induce a ricercare risorse compensative esterne che produrranno problemi di natura organizzativa ed economica alle famiglie e differenziazione dell’offerta formativa.

Nella Scuola Media

- Si riduce il tempo scuola di conseguenza il numero dei docenti impiegati nelle classi a tempo normale e a tempo prolungato attivando un impoverimento culturale complessivo dell’offerta formativa

- Si prevede l’insegnamento dell’”inglese potenziato” da realizzare con la soppressione dell’insegnamento della seconda lingua comunitaria,parte “obbligatoria” del curricolo, impoverendo la qualità della formazione in contrasto con le linee generali a livello comunitario.

-Si supera il tempo prolungato con una serie di vincoli che ne impediscono l’estensione e la stessa istituzione.

Noi docenti non possiamo adattarci ad un tipo di scuola che lo stesso C.N.P.I.( v.parere espresso nell’adunanza del 12/02/2009)ritiene lesivo, nei confronti dell’Istituzione Scolastica Pubblica compromettendone l’efficacia formativa non garantendo pari opportunità di offerta e di scelta sull’intero territorio nazionale.

Non possiamo accettare che i genitori siano chiamati, all’atto dell’iscrizione dei propri figli, a formulare scelte orarie e organizzative che poi si riveleranno inutili poiché potrebbero essere autorizzate solo “ nei limiti della dotazione organica di docenti assegnata a ciascuna provincia” e quindi a formulare a tutti gli effetti una non scelta.

Un gruppo di docenti per la scuola pubblica

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