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- Strappa 600 euro dalle mani di un commerciante, arrestato.

I militari della compagnia di Ronciglione, coordinati dal capitano Marco Livio Nasponi, hanno arrestato nella serata di ieri un cittadino senegalese, G.G. classe 1985, per furto con strappo all’interno di un esercizio commerciale di Ronciglione.

L’uomo, venditore ambulante proveniente da Roma, ha agganciato un giovane ronciglionese, titolare di un negozio di abbigliamento, all’interno di un bar nella piazza principale del Comune con il pretesto di offrirgli in vendita, a prezzo scontato, dei bracciali e monili d’oro.

Il commerciante fin dall’inizio si è mostrato disinteressato all’affare tanto da prodigarsi a offrirgli lui una consumazione al bar pur di acquietare le sue insistenti richieste.

All’uscita dal bar il senegalese non ha desistito nell’intento di proporre l’affare e ha seguito il giovane imprenditore fin dentro il suo negozio dove questi, nel dimostrare di non possedere neanche la somma di denaro richiesta (600 euro) per i prodotti offerti, ha estratto tutti i soldi che aveva in tasca, circa 400 euro ribadendo il suo disinteresse.

In quel preciso istante, G. G. ha strappato i soldi dalle mani del commerciante ed è fuggito per il centro di Ronciglione portando via con sé anche un paio di jeans esposti in vetrina vicino l’uscita.

Il negoziante ha subito rincorso l’uomo.

La scena è stata notata dai militari della stazione di Ronciglione che transitavano all’altezza del vicino Ufficio Postale in servizio di antirapina e insospettiti dall'inseguimento hanno bloccato il senegalese.

La perquisizione personale ha consentito di trovare sia la somma di denaro rubata che il capo d’abbigliamento con ancora le etichette attaccate.

All’interno del negozio poi sono stati trovati parte dei monili oggetto della trattativa, verosimilmente caduti al senegalese in fuga, privi di valore e uguali ad altri trovati in dosso all’arrestato.

Il giovane extracomunitario è stato quindi processato con rito direttissimo nella giornata di oggi di fronte al tribunale di Viterbo in composizione monocratica, al termine del quale è stato convalidato l’arresto e rilasciato il nullaosta all’espulsione dal territorio italiano in quanto non titolare di permesso di soggiorno.