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Viterbo - Confartigianato
"Passo importante per salvare i consorzi di costruzioni"
Viterbo - 4 marzo 2009 - ore 18,00

- “Un primo passo importante che recepisce le sollecitazioni di Confartigianato per rimuovere una grave discriminazione a danno delle piccole imprese del settore costruzioni”.

Così il Presidente di Confartigianato imprese di Viterbo, Stefano Signori, commenta l’approvazione, da parte del Senato, dell’emendamento al Ddl collegato alla Manovra finanziaria che elimina il divieto per i consorzi d’imprese di partecipare ad appalti pubblici ai quali partecipa singolarmente anche una delle aziende consorziate.

L’emendamento ristabilisce i principi del Codice degli appalti che era stato modificato da un decreto approvato a settembre 2008. Si prevede che, a decorrere dal 1° luglio 2009, alle gare d’appalto per i lavori pubblici di importo inferiore a 10 milioni di euro e alle gare d’appalto per servizi e forniture di importo inferiore a 2 milioni di euro, non si applicano le norme del decreto approvato a settembre 2008.

“In una fase particolarmente delicata per la vita economica e produttiva del nostro Paese - continua Guerrini – il Senato ha riconosciuto le ragioni ed i legittimi interessi di tante piccole e medie imprese che, nei fatti, sarebbero state escluse da una fascia di mercato per loro molto rilevante. Ora ci auguriamo che la modifica approvata oggi venga rapidamente approvata definitivamente dal Parlamento”.

Soddisfazione viene espressa anche dal vice presidente di Confartigianato imprese di Viterbo, Claudio Galeotti, consigliere di ANAEPA (l’Associazione che rappresenta oltre 63mila imprese dell’edilizia in Italia) e membro del direttivo della Consulta dei consorzi di costruzione di Confartigianato.

“L’abolizione non è ancora definitiva - sottolinea Galeotti - nel frattempo, però, è stata riconosciuta la necessità di annullare una disposizione che potrebbe mettere in gravi difficoltà le imprese ed i consorzi artigiani che, a differenza di altre forme consortili, coinvolgono nella propria base sociale un numero d’imprese molto ampio.

Dal punto di vista operativo - continua - tenuto conto dei tempi e delle scadenze imposte dai pubblici appalti, diviene estremamente gravoso per i Consorzi coordinare così tante imprese ed evitare di incorrere involontariamente nella partecipazione congiunta delle gare”.

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