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Tarquinia - Lettere - Scive Franco Trippanera, presidente provinciale dell'Mcl
"Troppe antenne sull'Hotel Tarconte"
Viterbo - 7 marzo 2009 - ore 20,00

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Franco Trippanera, presidente dell'Mcl, al sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola e Ai capigruppo del consiglio comunale di Tarquinia - In qualità di presidente provinciale del Mcl (Movimento cristiani lavoratori) denuncio la grave situazione concernente l’esistenza di numerose antenne elettromagnetiche per la telefonia mobile nel centro abitativo di Tarquinia.

In particolare, la quasi totalità delle installazioni (H3G, Telecom, Vodafone) è concentrata sopra il tetto dell’Hotel Tarconte, in Tarquinia via Tuscia, nel mezzo del popoloso centro abitato e immediatamente a ridosso di siti sensibili quali l’aspedale, l’asilo infantile e le scuole elementari.

Nelle rimostranze in precedenza indirizzate dallo scrivente Movimento e dal comitato cittadino al Comune di Tarquinia e agli enti preposti al controllo sono stati evidenziati i gravissimi danni che le onde elettromagnetiche procurano alla salute dei cittadini.

La scienza è ormai costante nell’affermare che le onde elettromagnetiche producono sulle persone che ne subiscono l’esposizione, particolarmente in soggetti deboli, quali bambini, anziani e malati, effetti nocivi, a medio e lungo termine, che riguardano sintomatologie e/o patologie quali stress, emorragie nasali, tachicardia, convulsioni, indebolimento del sistema immunitario, perdita della memoria e, soprattutto, aumento del numero dei tumori, in particolare leucemie infantili.

Il decreto legislativo numero 259/03 prevede che l’installazione degli impianti per la telefonia mobile debba essere autorizzata esclusivamente dai comuni che hanno piena discrezionalità circa la loro ubicazione.

Nello specifico, il Comune di Tarquinia ha opportunamente adottato, con deliberazione n.5 del 21/05/2005, il “Regolamento per la dislocazione di impianti e sistemi fissi per telecomunicazioni e radiotelevisivi” che ha individuato i nuovi siti per l’installazione delle nuove antenne e previsto i “piani di risanamento” per la ricollocazione di quelli esistenti al di fuori del centro abitativo intensamente popolato.

Accade, invece, che dalla data di approvazione del citato regolamento e sino a tutt’oggi, le installazioni non vengono effettuate nei siti individuati, ma addirittura continuano ad essere concentrate tutte sopra l’Hotel Tarconte a nulla rilevando l’elevato grado di pericolosità alla salute della popolazione limitrofa residente.

L’ultima installazione da parte della Telecom è avvenuta, sempre sopra l’Hotel Tarconte, nel mese di marzo 2008, dopo che il Tar Lazio con ordinanza del 25/10/2007 R.G. n. 7443/07, nel sospendere il diniego all’installazione adottato dal Comune di Tarquinia, aveva ritenuta l’opportunità di individuazione di nuovi siti.

E invece le antenne aumentano a dismisura nello stesso sito a danno della salute dei cittadini e dei lavoratori della zona.

Si fa, inoltre, rilevare che l’articolo 8 del regolamento prevede che “tutti gli impianti debbono essere muniti di un dispositivo automatico di controllo della potenza che in caso di superamento dei valori autorizzati la riduca automaticamente o disattivi l’impianto. Per ogni sito sede di impianti sarà installato dalle società di telefonia un idoneo apparecchio di rilevazione continua delle emissioni per un monitoraggio, da parte di tecnici del Comune, del campo elettromagnetico in corrispondenza degli edifici più esposti in numero non inferiore a sei rilevamenti annui Il Comune dovrà nominare un Responsabile dei dati dei rilevamenti che saranno accessibili ai cittadini su loro semplice richiesta”.

Ebbene, nonostante tale perentoria disposizione, il Comune di Tarquinia, ormai a quasi quattro anni di distanza dalla vigenza del regolamento, sembra non essersi uniformato al proprio deliberato, lasciando la popolazione non protetta dall’eventuale superamento dei c.d. limiti di attenzione indicati dalla vigente normativa.

Inoltre, l’articolo 2 dello stesso regolamento ribadisce il diritto all’informazione e all’accesso agli atti da parte della popolazione con l’obbligo per l’amministrazione comunale di rendere pubbliche le richieste di installazione avanzate dalle imprese, cosa che invece non si sarebbe mai verificata.

Anzi, alcune installazioni sono avvenute per silenzio-assenso in quanto il Comune di Tarquinia non ha esaminato la richiesta delle società entro i termini stabiliti dalla legge.

Il Mcl, considerato che tutti i precedenti interventi da parte dello scrivente movimento e del comitato cittadino contro le onde elettromagnetiche sono rimasti sistematicamente inevasi, a eccezione di alcune riunioni interlocutorie che non hanno prodotto effetto alcuno, intende scongiurare ulteriori e irreparabili danni alla salute della popolazione facendo cessare le evidenti situazioni di grave pericolo esistenti.

Il Mcl chiede pertanto alla signoria vostra di porre urgente rimedio a tale insostenibile situazione conformemente alla gran parte dei sindaci della Provincia che stanno adottando misure idonee a vietare o rimuovere le installazioni di antenne nei centri abitati più densamente popolati.

Resta inteso che rimanendo insoluta anche la presente richiesta, nei termini dell’urgenza, il Mcl, unitamente al comitato cittadino contro le onde elettromagnetiche e ai cittadini residenti nella zona limitrofa all’Hotel Tarconte, si rivolgerà all’autorità giudiziaria per la tutela dei diritti costituzionali alla salute dei cittadini interessati e per l'individuazione di eventuali responsabilità dei soggetti preposti.

Franco Trippanera
Presidente provinciale Mcl

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