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Civitavecchia - Carabinieri - Arrestato il capo della organizzazione che si dedicava ad usura ed estorsioni
Taglieggiavano imprenditori e commercianti
Viterbo - 7 marzo 2009 - ore 13,15

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- Estorsioni e usura, quattro persone coinvolte.

Nella serata di ieri i carabinieri della compagnia di Civitavecchia, al termine di mirata ed articolata attività investigativa, hanno arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Civitavecchia, C. M., 72enne pregiudicato abitante a Cerveteri, e hanno notificato la misura cautelare dell’obbligo della firma ad altri 3 pregiudicati, tutti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere, estorsione ed usura.

I carabinieri del nucleo operativo e Radiomobile di Civitavecchia nel luglio 2008 hanno raccolto una serie di elementi a carico di C. M. che lo ponevano a capo di un’associazione a delinquere, unitamente ad altri 3 individui, e gestiva un vasto giro di usura ed estorsioni nell’area di Ladispoli e Cerveteri.

Le indagini espletate permettevano di identificare una decina di vittime, per lo più imprenditori e commercianti di Ladispoli, che hanno denunciato di aver ricevuto finanziamenti in denaro a tasso usurario. Infatti le vittime erano costrette a pagare interessi variabili tra il 15 e il 20 % mensile.

I quattro indagati successivamente recuperavano forzatamente i crediti vantati dai debitori insolventi mediante l’uso della violenza e delle intimidazioni.

I prestiti venivano erogati sulla base di garanzie reali che le vittime offrivano (esercizi commerciali, immobili o altre beni) e, in caso di mancato pagamento degli interessi, venivano poste in essere tutte le procedure per rilevarne la proprietà.

Nel corso dell’attività investigativa è stato possibile accertare che l’usura veniva posta in essere dall’organizzazione attraverso due classici metodi.

Il “fermo mensile”, un metodo finanziario illecito, tra l’altro “il più comunemente usato dagli usurai”, consiste nel rilascio di un prestito decurtato ab initio degli interessi e garantito dalla vittima con un assegno pari alla richiesta avanzata.

Ogni mese vengono corrisposti dall’usurato i soli interessi pretesi dall’aguzzino sino a quando la malcapitata vittima non riesce a pagare l’intera somma richiesta a titolo di prestito in una unica soluzione.

Il “cambio assegni”, gli usurai, procedono con la vittima a scambiarsi reciprocamente assegni del proprio conto corrente, ovvero, procedono all’acquisizione di assegni postdatati rilasciando nel contempo assegni pagabili a vista o denaro contante, ovviamente, decurtati del tasso di interesse.

A conclusione dell’attività investigativa il Gip presso il Tribunale di Civitavecchia ha deciso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di C.M., come promotore dell’organizzazione a delinquere.

Durante le perquisizioni domiciliari eseguite a carico degli indagati sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 17 assegni postdatati per un valore complessivo di 42.000 euro nonché 29 assegni in bianco.

L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Borgata Aurelia di Civitavecchia a disposizione della autorità giudiziaria.

Sono tuttora in corso indagini finalizzate all’individuazione di ulteriori vittime ancora ad oggi sotto strozzo da parte degli aguzzini indagati.

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