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Viterbo - Giuseppe Parroncini, capogruppo Pd alla Regione, spiega la legge sul reddito minimo garantito e lancia l'allarme
"50mila posti di lavoro a rischio nel Lazio"
Viterbo - 7 marzo 2009 - ore 14,00

Giuseppe Parroncini
- “La precarietà nel lavoro è precarietà nella vita”. Giuseppe Parroncini, capogruppo Pd alla Regione, spiega i particolari della legge sul reddito garantito approvata mercoledì alla Pisana.

E' previsto un assegno mensile di 580 euro per garantire il reddito minimo a un nucleo familiare.

“Vogliamo dare un aiuto - afferma Parroncini - ai disoccupati e a tutte quelle realtà a cui mancano strumenti di sostegno. Il segretario Franceschini ha proposto un intervento a livello nazionale. Il Pd ha lavorato sostenendo l’impegno dell’assessore al Lavoro, Alessandra Tibaldi, per fare in modo che questa legge fosse approvata quanto prima”.

Vista la crisi economica che sta investendo tutta l'Italia, il Pd si impegna ad aiutare tutte quelle persone che rappresentano l'anello debole nella società, ovvero giovani in cerca di primo lavoro, i disoccupati, i precari e i lavoratori in aspettativa. “Solo nel Lazio - sottolinea Parroncini - stimiamo una cifra di 50mila posti a rischio”.

La legge prevede 7mila euro di sostegno annui, circa 580 euro mensili, da dare ai cittadini con un reddito annuo inferiore agli 8mila euro lordi. A questa cifra saranno aggiunti altri aiuti da parte dei comuni per gli affitti e i bonus nei trasporti per i ragazzi under 25.

Entro 90 giorni sarà predisposto il regolamento attuativo della legge, ma Parroncini si augura che i tempi siano più brevi del previsto così da poter dare gli assegni prima dell'estate.

Le risorse che verrano stanziate nel 2009 saranno di circa 20 milioni di euro.Allo stanziamento iniziale ci auguriamo, in assestamento di bilancio, di poter arrivare a 100 milioni fino a dicembre 2010 in modo da riuscire a soddisfare almeno 20mila richieste”, spiega Parroncini.

I beneficiari saranno gli iscritti ai centri per l'impiego e residenti nella regione da almeno 24 mesi. I cittadini in possesso di tali requisiti possono presentare la domanda al comune capofila del distretto socio sanitario, e nella Tuscia a Viterbo.

“Questa legge - conclude Parroncini - può essere un punto di riferimento per tutte le altre regioni che si stanno già muovendo in questa direzione. Inoltre, come Pd, credo sarebbe opportuno pensare a istituire degli sportelli informativi per fornire chiarimenti e dettagli a tutti gli interessati.

Se consideriamo infine che Italia e Grecia sono gli unici Paesi europei a non prevedere alcuna forma di sostegno al reddito, mi auguro che a livello nazionale ci si attrezzi presto per dare risposte concrete”.

Il 19 marzo è in programma un convegno alla Quercia tenuto da Parroncini e da Alessandra Tibaldi per spiegare in modo più dettagliato la situazione viterbese per quanto riguarda la disoccupazione e il reddito garantito.

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