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Viterbo - Felice (Ecodem) contesta le scelte del governo per il rilancio dell'economia
"Piano per l'edilizia, un'aggressione all'ambiente"
Viterbo - 9 marzo 2009 - ore 13,00

Riceviamo e pubblichiamo - Situazione allarmante, pericolosa per il futuro di questo Paese.

Ormai la destra ha definitivamente abbassato la maschera. Lo scellerato provvedimento annunciato dal presidente del consiglio, il cosiddetto piano per il rilancio dell’edilizia, è solo l’ultimo attacco all’ambiente e ai nostri territori.

Dopo il tentativo di eliminare le detrazioni del 55% per il risparmio energetico, dopo il decreto mille proroghe e dopo l’accordo con la Francia per il ritorno al vecchio nucleare di terza generazione, ecco la novità: l’approvazione di un emendamento nel collegato alla Finanziaria per l’attribuzione al governo dell'ennesima delega per la riscrittura delle parti del Codice dell’ambiente relative alla valutazione d'impatto ambientale, alla tutela delle acque e ai rifiuti.

E' l’inizio di una nuova deregulation. E' un'altra delega, di dubbia legittimità costituzionale.

Le politiche della destra contro l’ambiente non possono certamente fermarsi. E allora ecco le misure per l’edilizia annunciate trionfalmente dal presidente del consiglio, che nascondono, di fatto, un condono di proporzioni gigantesche, dando la possibilità, tra le altre cose, sia di aumentare la cubatura dei fabbricati esistenti anche del 20%, sia di abbattere e ricostruire, in dimensioni più ampie del 30-35 per cento, gli immobili edificati fino al 1989.

Ormai non ci stupiamo di niente, né delle illuminanti esternazioni del premier né dei silenzi imbarazzanti del ministro dell’Ambiente.

Vorremmo sapere se il piano al vaglio del prossimo consiglio dei ministri trova gli amministratori di centro destra favorevoli nel deturpare i centri storici e l'intero territorio, che, ricordiamo, non sono né di destra né di sinistra ma appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura, a tutti noi.

È questa, per la destra italiana, l’idea di sviluppo per uscire dalla crisi: si affrontano le sfide del XXI secolo con misure che ricordano le politiche degli anni ’60, con una cementificazione che avrebbe un impatto devastante sull'equilibrio delle città e sul paesaggio e comprometterebbe il futuro di settori vitali come il turismo.

La crisi c'è, nonostante il centro destra continui a ignorarla, e il comparto delle costruzioni ha bisogno di un piano straordinario di sostegno e rilancio che punti sulla tutela del territorio, sulla manutenzione urbana, sul recupero dei centri storici, sulle fonti rinnovabili, sul risparmio energetico, sulla riqualificazione degli edifici.

Sono queste le misure innovative che possono rimettere in moto l’edilizia di qualità e fanno bene all’ambiente nella lotta ai cambiamenti climatici.

Il Pd e l'Associazione Ecologisti Democratici hanno già presentato, al riguardo, un pacchetto di proposte concrete, indicando tra le priorità, in sintonia con le associazioni imprenditoriali e con i sindacati, lo sblocco di piccole e medie opere immediatamente cantierabili.

Siamo certi della netta presa di posizione della Regione Lazio, per impedire che il nostro territorio sia teatro di piccoli e grandi scempi destinati a segnarne definitivamente e negativamente il futuro.

Paolo Felice
Associazione Ecologisti Democratici della Tuscia

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