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Viterbo - Del Ciuco racconto il colloquio privato con il Papa
"Un incontro che mi ha segnato per la vita"
di Salvatore Del Ciuco
Viterbo - 10 novembre 2009 - ore 17,00

- Un incontro ravvicinato con le persone, a tu per tu, riserva sempre delle sorprese. Quando poi la persona che incontri addirittura è… il Papa!

Lo scorso 6 settembre,come in tutti ne è ancora vivissimo il ricordo, Benedetto XVI è stato in visita pastorale a Viterbo e Bagnoregio. Sono grato al Vescovo Chiarinelli di avermi dato la fortuna , riservata a pochi, di essere ammesso , nel pomeriggio,a salutare il Papa personalmente.

Se mi chiedete di descrivere quello che ho provato in quel momento non ci riesco facilmente. Certe emozioni bisogna viverle. Posso dire che visto da vicino, appunto, Papa Ratzinger mi ha sorpreso per la semplicità addirittura disarmante, della sua umanità. Avevo di Lui una certa immagine, avallata spesso dai media, di un intellettuale distaccato , serioso ed accigliato.

Improvvisamente te lo trovi davanti sorridente come se ti avesse da sempre conosciuto, che ti ringrazia per il libro che gli hai donato,che ti mette subito a tuo agio, con un tocco in più di umanità semplice e cordiale nello stringere per primo le tue mani come farebbe un caro amico . E sì che il prefetto della Camera pontificia si era raccomandato poco prima di non stringere forte la mano del Papa ancora gonfia e paonazza per l’incidente occorsogli in Val D’Aosta.

Quell’intreccio delle mie mani con quelle del Papa e del Vescovo , credetemi ,per me prete è qualcosa che mi ha segnato per tutta la vita.

Salvatore Del Ciuco

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