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Il giallo di Gradoli - L'avvocato Valentini deciso a depositare la richiesta di un provvedimento d'urgenza per far incontrare Erika a Esposito
"Padre e figlia rischiano di diventare degli estranei"
Viterbo - 18 novembre 2009 - ore 1,30

L'avvocato Enrico Valentini, difensore di Paolo Esposito
La piccola Erika accompagnata in Procura dai nonni e dagli avvocati di Esposito
- "Ora basta. Passiamo alle maniere forti".

Non usa mezzi termini l'avvocato Enrico Valentini.

Il difensore di Paolo Esposito, l'elettricista in carcere da luglio con l'accusa di aver ucciso Tatiana ed Elena Ceoban, torna alla carica con la questione Erika.

La bambina è nata sei anni fa dalla relazione tra Paolo e Tatiana, la donna scomparsa con la figlia Elena dal 30 maggio scorso.

Erika e Paolo non si vedono da quando l'elettricista di Gradoli è finito a Mammagialla. Ossia, da quattro mesi.

"Sono 140 giorni che padre e figlia sono lontani - dice l'avvocato Valentini -. La situazione non è più sostenibile per nessuno. Per questo ho deciso di agire il prima possibile".

Il legale afferma che, per Erika, è già pronta la richiesta di un provvedimento d'urgenza che porta la sua firma, ma che non è stata ancora depositata.

"Aspetto di chiedere un parere all'avvocato di Enrico e Maria Esposito, i genitori di Paolo - spiega Valentini -. Ma una volta ottenuto il suo consenso presenterò la richiesta al Tribunale dei minori di Roma e alle autorità, affinché Erika possa riabbracciare il padre".

La bambina, per tutto questo tempo, è stata ospite di una casa famiglia di Bagnoregio. Lontana dal padre e dai nonni.
Le udienze fissate dal tribunale dei minori hanno visto sfilare in aula, tra settembre e ottobre, tutti i parenti di Erika.

Prima è stata la volta dei nonni paterni, Enrico e Maria. Poi la nonna materna Elena. E infine il padre che, il 23 ottobre scorso, in udienza, tenne a precisare che Erika non era mai stata influenzata da nessuno.

Ma ora come ora, è tutto fermo. Congelato. Fino a gennaio 2010, quando la camera di consiglio si riunirà per decidere una volta per tutte dove e soprattutto a chi destinare la bambina. Per Valentini, però, è già passato troppo tempo.

"Erika è vittima di tutta questa storia - afferma l'avvocato -. E se non interveniamo subito rischiamo di far diventare padre e figlia come due estranei".


Madre e figlia scomparse
Dossier Gradoli

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