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Viterbo - Il consigliere Contardo accetta la proposta di De Nardo per intitolare una via al figlio di un collaboratore di giustizia sciolto nell'acido dalla mafia
"Di Matteo, un piccolo eroe"
Viterbo - 18 novembre 2009 - ore 18,00

Riceviamo e pubblichiamo - La proposta di Valerio De Nardo di intitolare una via o un parco a Giuseppe di Matteo, il bambino figlio di un collaboratore di giustizia che divenne vittima di una atroce vendetta trasversale nel tentativo di far tacere il padre, mi trova pienamente d’accordo, ricordo il dolore e lo sgomento provato nel sapere della tragedia di questo innocente che venne strangolato e successivamente sciolto nell'acido l'11 gennaio 1996, all'età di 15 anni, dopo 779 giorni di prigionia.

Una crudeltà assoluta, un piccolo eroe suo malgrado.

Invito De Nardo a formalizzare tale proposta, che ritengo tutto il Consiglio Comunale possa fare propria, se mi permette propongo anche di intitolare alla figura di questo piccolo martire della mafia una zona a verde della città; nel quartiere di Santa Lucia c’è un grande area adibita a verde pubblico frequentata da molti ragazzi di tutte le età, potrebbe essere il posto giusto, un luogo dove un ragazzo come Giuseppe aveva il diritto di crescere e divertirsi, senza dover scontare in maniera così inumana colpe non sue.

Ritengo che in questi casi non dovrebbero esistere colorazioni politiche, non era nel nostro spirito quando abbiamo proposto di intitolare una Via a Beppe Alfano così come, sono sicuro, non era nello spirito di quanti hanno proposto di ricordare Peppino Impastato, se riusciamo unitamente a dare vita a delle proposte di alto senso civico va solo ad onore del Consiglio Comunale di Viterbo.

Questa non può e non deve essere una gara all’intitolazione ma un riconoscimento ad alcuni dei tanti, troppi, che hanno perso la vita in una guerra che li vedeva schierati, a volte da soli, contro il potere, l’ingiustizia ed il malaffare.

Enrico Maria Contardo
Consigliere comunale Pdl


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