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Influenza A - Il viceministro alla Salute Fazio teme un sovraffollamento inutile del sistema
“Non andate all’ospedale”
Viterbo - 2 novembre 2009 - ore 19,35

- “Non andate in ospedale o intaserete il sistema”. E’ l’appello del viceministro Ferruccio Fazio.

“Ci raccomandiamo alla popolazione di non andare al Pronto soccorso, ma chiamate il medico e andate all’ospedale solo in presenza di sintomi gravi giudicati dal medico”.

“L’influenza A fa vittime perché è una influenza - ribadisce Fazio -ma è lieve, fa poche vittime, e ha dei sintomi leggeri”.

Gli ultimi due decessi legati al virus A/h1N1 sono stati registrati a Napoli, dove l’influenza A ha fatto un tutto otto morti. Una donna di 42 anni, B.S., ricoverata nella rianimazione dell’ospedale Cotugno, è morta lunedì mattina. L’altra vittima è una donna di 72 anni, deceduta domenica all’ospedale Cardarelli di Napoli, la cui positività al virus H1N1 è stata accertata solo lunedì.

“Ad oggi - ha spiegato il viceministro della Salute - le vittime nel nostro Paese sono 16, forse 17. Il che rende la letalità italiana la metà rispetto alla letalità media registrata in Europa. Siamo in pandemia influenzale, questa è un’influenza. Come è noto le influenze sono malattie contagiose che provocano anche vittime, quindi è normale che ce ne siano. In Italia la nuova influenza ha provocato vittime in modo limitato e l’anno scorso la stagionale ha fatto 8mila morti”.

Quanto alla vaccinazione, Fazio ha spiegato che è fortemente consigliata alle donne in gravidanza dal terzo mese in poi. La donne incinte infatti hanno 4 volte il rischio di sviluppare sintomi. La nuova influenza, ha aggiunto il viceministro, “colpisce i bambini più di quanto non li colpisca la stagionale, perché è un ceppo virale completamente nuovo che non trova ricorda immunitari nei bambini, mentre le persone anziane sono state esposte in passato a virus simili”.

I vaccini sono intanto in arrivo: la Croce Rossa Italiana consegnerà infatti martedì in tutta Italia un milione e 200 mila dosi di vaccino contro l’influenza A. Si tratta della terza distribuzione ad opera della Cri che prenderà il via da Pomezia (Roma) e da Milano. L’organizzazione precisa che è stato il ministero della Salute ad incaricarla a provvedere alla distribuzione facendo affidamento sull’esperienza e sulla autorevolezza in ambito sanitario della organizzazione umanitaria italiana. “Al 30 di ottobre tutte le Regioni avevano ricevuto la quota capitaria per un totale di un milione di vaccini. Si arriverà a due milioni alla fine della prossima settimana e a sei milioni alla fine del mese di novembre” ha spiegato Fazio.

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